Alimentazione sana e movimento i due pilastri della nostra salute
A Bologna il 5 febbraio il convegno che mette a fuoco la crescente necessità di un corretto stile di vita

«Promozione della Salute e Prevenzione delle malattie – L’alimentazione sana per l’uomo e per il pianeta. L’attività fisica un ingrediente essenziale per la salute»: è questo il tema del convegno in programma a Bologna il 5 febbraio 2024 presso l’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna, Sala Ulisse via Zamboni 31. Un evento che vede un qualificato parterre di medici e studiosi, dal professor Enrico Roda – Presidente fondatore della Fondazione Istituto di Scienze della Salute Bologna – a relatori e moderatori: Gianluigi Bagnoli, Bologna; Claudio Borghi, Bologna; Francesco Conconi, Ferrara; Pietro Cortelli, Bologna; Marco Domenicali, Bologna; Luigi Fontana, Bologna; Piero Gnudi, Bologna; Mario Lima, Bologna; Giulio Marchesini Reggiani, Bologna; Alberto Oliveti, Roma; Stefano Nava, Bologna; Uberto Pagotto, Bologna; Giancarlo Pizza, Bologna; Franco Trevisani, Bologna.
Il professor Enrico Roda, medico chirurgo, specializzato in malattie dell’apparato digerente, del fegato e delle vie biliari, è stato docente del Corso Integrato di Malattie dell’Apparato Digerente presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bologna; Responsabile della U.O. di Gastroenterologia del Policlinico S. Orsola – Malpighi; Titolare della Cattedra di Gastroenterologia dell’Università di Bologna. Il professor Roda pone l’accento sul rapporto fra stili di vita, alimentazione e salute. «Se analizziamo la spesa della sanità nel mondo, e in Italia, vediamo che il 90% riguarda la cura delle malattie acute o la riaccutizzazione di malattie croniche quali quelle cardiovascolari, polmonari e digestive, e il cancro – spiega –. I principali fattori di rischio sono noti ed evitabili: la iperalimentazione che porta obesità e diabete, l’alcool, il fumo e la sedentarietà». Che è più nociva di quanto si creda, perché aumenta il rischio di sviluppare le malattie croniche degenerative prima citate, e quindi incide sulla mortalità della popolazione.
L’allarme riguarda anche i giovani: «è stato dimostrato che il ragazzo italiano dai 10 ai 19 anni è il più sedentario in Europa ed anche il più obeso», prosegue il professor Roda che afferma: «Lo Stato deve spingere i cittadini a mantenersi in salute non fumando, non bevendo alcolici, seguendo la dieta mediterranea, che l’OMS raccomanda prevalentemente vegetariana, in quanto porta anche a ridurre l’inquinamento atmosferico, per il 40% derivante dagli allevamenti intensivi». Primo appuntamento dunque il 5 febbraio con la campagna di informazione e i meeting che La Fondazione Istituto di Scienze della Salute intende portare avanti nei prossimi anni.