Mal di pancia, dolori allo stomaco, nausea e gonfiore persistenti. Sintomi che accomunano molti disturbi gastrointestinali, talvolta cronici. Quando è possibile recuperare affidandosi a una dieta idonea o ricorrendo a rimedi ’da banco’ e quando invece è più opportuno rivolgersi a uno specialista? Ne parliamo con Michele Rubbini, chirurgo e docente di Medicina Culinaria all’Università di Ferrara e International Fellow dell’American Society of Colon and Rectal Surgeons.
Professore, esistono campanelli d’allarme nel campo dei disturbi gastrointestinali?
«Ci sono una serie di parametri di cui tenere conto: caratteristiche del dolore, la sede, l’insorgenza e il momento in cui si presenta».
Come classificarli?
«Il dolore può essere, profondo, sordo, poco intenso ma continuativo. Può presentarsi intorno all’ombelico, nella parte destra o sinistra dell’addome o in corrispondenza dello stomaco, comparire all’improvviso, in maniera violenta o lentamente. È importante anche tenere conto se si manifesta subito dopo i pasti o lontano dall’assunzione di cibo».
Partiamo dal mal di stomaco.
«Se il dolore si manifesta a livello epigastrico, cioè centralmente subito sotto lo sterno, dopo aver mangiato, si può pensare a un’irritazione della mucosa dovuta molteplici cause tra cui alimentazione scorretta stati di tensione, intolleranze alimentari o assunzione di farmaci. Quando invece compare a stomaco vuoto e si attenua mangiando, può trattarsi probabilmente di un’irritazione del duodeno. In questo caso, concordando la terapia con una specialista, è consigliabile assumere antiacidi e seguire una dieta opportuna. Come primo rimedio casalingo contro l’acidità può funzionare anche sorso di latte».
Talvolta in menopausa i sintomi di un infarto potrebbero essere scambiati per un banale mal di stomaco. Quando preoccuparsi?
«Quando il dolore addominale alto si irradia a livello toracico e oltre al male compaiono un senso di costrizione, affanno e difficoltà respiratorie (dispnea)».
Oltre l’infarto, quali sono le peculiarità del mal di stomaco che devono indurre a consultare immediatamente un medico?
«Quando il dolore insorge improvvisamente, acuto e forte e non si attenua con nessun tipo di antidolorifico».
Passiamo al mal di pancia.
«Se il dolore è localizzato intorno all’ombelico, in generale, fa riferimento all’intestino tenue e può far pensare a un’enterite. Se compare a destra, sempre generalizzando, può essere dovuto a disturbi del colon destro o a una appendicopatia. Se si presenta a sinistra può essere dovuto a diverticoli o ad altre cause ».
L’intestino è considerato l’organo bersaglio per eccellenza e i disturbi dovuti al colon irritabile risultano piuttosto diffusi.
«Oltre al dolore, chi è affetto da colon irritabile presenta altri sintomi cronici come gonfiore, diarrea, stitichezza anche alternate. Queste manifestazioni non vanno trascurate ed è bene concordare una terapia e una dieta adeguata con uno specialista».
Quando il mal di pancia può far pensare a qualcosa di serio?
«Quando il dolore è acuto, insorge improvvisamente e non passa neanche con i farmaci, si può sospettare un’occlusione, quindi è bene recarsi immediatamente dal medico o in un pronto soccorso. In generale è bene recarsi da uno specialista se si notano dei cambiamenti significativi nelle modalità di evacuazione, sia rispetto alla qualità delle feci che alla frequenza».
Le armi per combattere l’infiammazione cronica
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