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L’influenza arriva e gioca d’anticipo. Ritardatari, potete ancora vaccinarvi

La profilassi antinfluenzale protegge e semplifica la diagnosi differenziale con il Covid

19/12/2021 - di Alessandro Malpelo
Influenza

L’influenza stagionale è arrivata in punta di piedi, ma prima del solito. «Tutto lascia prevedere un picco anticipato, a cavallo tra Natale – Capodanno e fine gennaio», avverte Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale (Simg). «Negli ambulatori dei medici di famiglia cresce la mole di lavoro – spiega Cricelli – inoltre, Covid e influenza sono difficili da distinguere, tanto più che la variante delta predilige le prime vie respiratorie, maschera i sintomi classici dell’influenza, del raffreddore, e via dicendo. L’anno scorso l’ondata influenzale era stata arginata in parte dalle misure restrittive, quest’anno si fa sentire».

 

Bambini

Continuano a circolare molti altri virus respiratori, oltre al Sars-Cov2, nei bambini sono parecchi i casi di sindrome simil-influenzale e preoccupa il virus respiratorio sinciziale, che nell’infanzia si presenta con tosse e raffreddore, può estendersi a bronchi e bronchioli fino a sfociare in polmonite. Da qui le apprensioni di molti genitori. «Essendo stati costretti a rimanere a lungo in casa, i bambini hanno avuto nell’ultimo anno una minor possibilità di esposizione alle infezioni virali e tutto questo ha reso più vulnerabile il loro sistema immunitario. Da qui si spiega l’aumento dei casi non solo di Covid e influenza, ma anche di virus respiratorio sinciziale in questa fascia di età», ha spiegato Fabrizio Pregliasco, direttore scientifico di Osservatorio Influenza, ricercatore dell’Università di Milano e direttore sanitario del Galeazzi.

 

Covid e influenza, protezione totale

Occorre ribadire che la vaccinazione antinfluenzale rimane fondamentale per tutelare i soggetti più deboli da eventuali complicanze e, in una situazione di convivenza con il Covid-19, si rivela doppiamente utile. Questo soprattutto se si considera l’incidenza della variante Delta e la sua sintomatologia di esordio, che interessa maggiormente faringe e trachea. Per questo Pregliasco sostiene l’opportunità di aumentare la copertura vaccinale contro l’influenza, «ora che assistiamo a un sensibile incremento, soprattutto tra i soggetti più deboli». Almeno 15 milioni di dosi di vaccino antinfluenzale sono già state prenotate e vengono consegnate in tutte le Regioni per difendere tutti quelli che rientrano nelle indicazioni, in particolare la popolazione over 60 e i soggetti fragili. La doppia vaccinazione in contemporanea contro Covid e influenza avviene di rado ma è sempre ammessa, anche i medici di famiglia possono proporla.

 

Cautelarsi durante le festività

Proprio in questi giorni Osservatorio Influenza (servizio attivato dal 2015 all’indirizzo web www.osservatorioinfluenza.it grazie al contributo incondizionato di Seqirus, Chiesi Italia e GSK) ha rilanciato in un comunicato l’invito a cautelarsi con vaccinazioni e con comportamenti appropriati. A Natale è previsto infatti un picco di contagi con circa 30.000 casi al giorno di Covid. Siamo purtroppo entrati nell’ennesima fase espansiva del virus, fenomeno dovuto alla concomitanza di più fattori: l’inverno, gli sbalzi termici, gli spazi chiusi. Gli effetti positivi della vaccinazione che ci stanno permettendo comunque di riprendere una vita normale, ma le circostanze favoriscono la diffusione dell’influenza e dei virus più o meno somiglianti o imparentati tra loro. Ecco perché, con la nuova variante Omicron, ora più che mai, è indispensabile rispettare ancora alcune semplici regole (che poi sono quelle che già conosciamo) per prevenire la trasmissione del Covid.

 

Comportamenti anti-Covid

Durante le feste quest’anno si potranno incontrare i propri cari, purché ciò avvenire all’insegna del buon senso, soprattutto se tra i commensali ci sono persone fragili. Si sconsigliano anche per quest’anno le lunghe tavolate, i baci e gli abbracci, evitando stretti contatti tra nonni e nipotini. Il consiglio è di condividere le feste solo con persone che fanno parte del nucleo familiare, meglio se vaccinate, e comunque controllate. Raccomandato anche l’uso delle mascherine prima e dopo cena, favorire il ricambio d’aria nei locali, mantenere sempre un distanziamento, evitare gli assembramenti con estranei. “Il fatto di riunirsi tra persone vaccinate riduce il rischio di infezione anche se non lo esclude. Fatevi vaccinare e potrete godervi le Feste. Il tampone non può essere considerato un sostituto. Se siamo cauti e accorti questo Natale riusciremo a festeggiarlo in famiglia“– auspica il Professor Pregliasco.