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Legge Basaglia, cure personalizzate nel futuro della psichiatria

Lo stigma sociale legato alla malattia mentale è ancora molto diffuso

20/05/2023
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La Legge Basaglia ha accompagnato l’Italia nel processo di smantellamento dei manicomi, ma il fardello rappresentato dal disagio dei malati, una volta tornati a casa, si è pesantemente riversato sulle famiglie, mentre lo stigma sociale legato alla malattia mentale è ancora presente. Di questo hanno parlato gli ospiti della prima puntata di Principi Attivi, talk show condotto da Nunzia De Girolamo con Dario Vergassola, l’avvocato Gabriele Sepio e vari esperti, andato in scena a Roma nella sala teatro di Palazzo Santa Chiara. Oggi si punta a una psichiatria personalizzata, analogamente a quello che accade, ad esempio, nella cura dei tumori, dove si afferma una oncologia di precisione. Allo stesso modo, le terapie digitali senza impiego di farmaci possono rappresentare un ottimo supporto.

 

Autodeterminazione

Alberto Siracusano, ordinario di psichiatria all’Università di Roma Tor Vergata e coordinatore del tavolo tecnico ministeriale sulla salute mentale, ha posto l’accento sulla necessità di avviare prima di tutto un cambiamento culturale. L’equilibrio psicofisico consente alla persona di autodeterminarsi, autogestirsi. Equilibrio che viene compromesso non solo nel caso di gravi condizioni mentali ma anche a seguito di fobie o depressione. Allora, per proseguire il percorso iniziato da Basaglia, servono investimenti sulla conoscenza dei disturbi e dei fattori di rischio, perché siano riconosciuti, accettati e gestiti nel modo giusto.

 

Disagio

Legge 180 che, nel 1978 portò alla chiusura degli istituti psichiatrici, è una bella incompiuta. Cambiamenti sociali, disagi emergenti, e le tensioni legate al lungo periodo di isolamento nei mesi difficili della pandemia si sommano alla carenza di personale. Come ha evidenziato l’omicidio di Barbara Capovani, psichiatra a Pisa vittima di un paziente che l’attendeva al varco, occorre riconoscere che esiste pure un crescente problema della sicurezza degli operatori, un fenomeno che richiede profonda riflessione e seri provvedimenti.

 

Numeri

Nel 20-25% dei casi l’utenza lamenta disturbi psicotici e bipolari, quadri depressivi o ansia, mentre sono aumentati i disturbi di personalità , le dipendenze da stupefacenti e le turbe del neurosviluppo come Adhd e autismo. Di pari passo, l’aumento degli invii ai servizi psichiatrici degli autori di reato sta spostando i problemi irrisolti delle carceri alle Rems e alle strutture del dipartimento di salute mentale.

 

Psichiatria

La presa in carico dei pazienti psichiatrici deve trovare il modo di accogliere i cambiamenti della società e rispondere a bisogni emergenti che ne derivano. “La legge Basaglia – ha dichiarato Giulio Corrivetti, vicepresidente della Società Italiana di Psichiatria – ha consentito di prenderci cura dei malati garantendo, con l’assistenza, la dignità della persona. Ed è una legge attuale perché ha aperto una strada dalla quale sarà impossibile tornare indietro. Al tempo stesso dobbiamo ripensare i servizi di supporto per poter intervenire tempestivamente di fronte alle espressioni mutevoli del disagio mentale, penso istintivamente alla solitudine dei giovani, laddove prende forma la sofferenza psicologica”.