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L’ansia a tavola gioca brutti scherzi

La soluzione antistress si chiama mindful eating: movimento e meditazione

27/01/2023

Per la salute del cuore non è importante solo cosa mangiamo, ma anche il modo in cui consumiamo i pasti, e l’atteggiamento che abbiamo di fronte al cibo. Una ricerca pubblicata sull’European Journal of Preventive Cardiology evidenzia infatti che l’alimentazione emotiva, cioè innescata da stati di ansia e stress, è spesso associata a problemi cardiovascolari. Ecco perché, secondo i ricercatori, è meglio, molto meglio seguire la regole delle 3 M: muoversi, meditare e mangiare consapevolmente.

 

Arterie

Lo studio è stato condotto su 1.109 adulti e adolescenti della regione francese della Lorena, valutando l’associazione tra comportamenti alimentari e danni cardiovascolari a distanza di ben 13 anni. Dall’analisi dei dati è emerso che l’alimentazione emotiva, cioè associata a emozioni negative, è anche collegata a una maggiore rigidità delle arterie e da un aumento del 38% del rischio di disfunzione diastolica come conseguenza di un cuore dai tessuti meno elastici.

 

La correlazione tra mangiare emotivo e rischi cardiaci non sta però solo nel fatto di ricorrere al cosiddetto “comfort food” che di solito abbonda in zuccheri e grassi. “Abbiamo appurato che i mangiatori emotivi possono abbuffarsi quando sono stressati e poi mangiare meno in altri momenti”, spiega il professor Nicolas Girerd, cardiologo e coordinatore del Centro di Ricerca Clinica (CIC-P), tra gli autori dello studio. “Ed è proprio questo modello di alimentazione a yo-yo che può avere i maggiori effetti negativi sul cuore e sui vasi sanguigni rispetto a quanto avviene con un’assunzione regolare di cibo”.

 

Sazietà

“Sappiamo che i mangiatori emotivi sono meno consapevoli del senso di fame e di sazietà”, aggiunge la dottoressa Sandra Wagner, epidemiologa nutrizionale presso il CIC-P, che ha partecipato a sua volta alla ricerca. “Per tornare a mangiare correttamente può allora essere utile il ricorso a una tecnica come quella del mindful eating, che aiuta a riportare l’attenzione su queste sensazioni fisiche, evitando che siano condizionate dall’ansia.
Ma anche l’attività fisica, a partire da una semplice passeggiata, può essere un altro efficace modo per evitare di mangiare emotivamente, perché fornisce un’attività sostitutiva per alleviare lo stress. Anche 10 minuti al giorno di meditazione o di esercizi di respirazione possono aiutare. Riassumendo, sfruttate le tre M per abbandonare l’abitudine di mangiare emotivamente: muovetevi, meditate e mangiate consapevolmente”.