Bruciore, prurito, sensazione di sabbia agli occhi. Quando le lacrime scarseggiano, ecco in agguato la ’sindrome dell’occhio secco’. I casi di secchezza oculare sono oggi aumentati in modo significativo anche a causa dell’inquinamento atmosferico, testimonia Francesco Bandello, direttore della Clinica Oculistica dell’Università Vita-Salute, ospedale San Raffaele di Milano.
Occhiali o lenti a contatto? Quel che importa è il controllo
Anche lo stile di vita condiziona in modo importante la funzionalità lacrimale, per esempio, il lavoro in ambienti con aria condizionata o molto ventilati o secchi per l’eccessivo riscaldamento e l’attività continuativa al pc. Non dobbiamo trascurare, inoltre, la relazione con la crescita dei casi di allergia degli ultimi anni.
Ma allora, che fare? Le lacrime artificiali risultano essere l’unico sostituto del film lacrimale precorneale. Sono colliri a base di sostanze che possiedono l’azione detergente, lubrificante e umettante delle lacrime naturali.
LEGGI ANCHE Maculopatia, cure e prevenzione per salvare la retina dall’usura degli anni
© Riproduzione riservata