Benessere mentale, alleato prezioso per la nostra salute. L’esperta: “Aiuta ad affrontare la vita e gestire lo stress”
In occasione della Giornata Mondiale della Salute, ne parliamo con la psicologa Valentina Di Mattei. Dai falsi miti da sfatare, alla paura di ammalarsi e al disagio giovanile degli hikikomori

La professoressa Valentina Di Mattei, oordinatrice del Servizio di Psicologia clinica della salute del San Raffaele di Milano
Migliorare il benessere della persona a 360 gradi. Non solo la cura delle malattie fisiche al centro della Giornata mondiale della salute 2025 – che quest’anno ha come focus la prevenzione a partire dal preconcepimento e dai primi mille giorni di vita dei bambini – ma il vero benessere è soprattutto mentale. Ne parliamo con la professoressa Valentina Di Mattei, associata in Psicologia Dinamica all’Università Vita-Salute San Raffaele e coordinatrice del Servizio di Psicologia clinica della salute e del Programma Salute allo Specchio dell’IRCCS Ospedale San Raffaele.
Il termine salute fa subito pensare l’assenza di malattia fisica. Ma esiste un mondo di sofferenza psicologica a volte sommersa o sottovalutata. Come definirebbe la salute mentale? Possiamo definirla un perno fondamentale del benessere delle persone?
"La salute mentale non coincide semplicemente con l’assenza di disturbi psicologici. Si tratta piuttosto di una condizione di benessere emotivo, cognitivo e relazionale che consente alle persone di affrontare la vita quotidiana, gestire lo stress e costruire legami significativi. È un elemento cruciale del benessere generale, in quanto incide profondamente sulla qualità della vita e sulla capacità di affrontare le sfide personali, sociali e professionali”.
Quali sono i falsi miti da sfatare sulla cura mentale e sulla psicoterapia?
"Falsi miti sulla cura mentale/psicoterapia includono l'idea che sia solo per ‘i matti’, chi è gravemente malato, o che richieda anni di trattamenti per essere efficace. In realtà, la psicoterapia è utile per chiunque desideri migliorare il proprio benessere emotivo, affrontare difficoltà o sviluppare una maggiore consapevolezza di sé, e può produrre risultati significativi anche in tempi relativamente brevi”.
Adolescenti e ragazzi: le cronache ci raccontano che il disagio è aumentato. È davvero così secondo lei? Cosa è cambiato, o sta cambiando, nella percezione dei giovani: sono più fragili o c’è molto di più? Quali sono e come riconoscere i campanelli d’allarme?
"Il disagio adolescenziale è aumentato, ma questo non significa necessariamente che i giovani siano più fragili. I cambiamenti sociali e tecnologici, la pressione delle aspettative e la crescente consapevolezza del disagio mentale hanno modificato la percezione. I segnali d’allarme includono cambiamenti nei comportamenti abituali, nell’umore e nelle relazioni, ed è fondamentale intervenire tempestivamente per supportare il loro benessere psicologico”.
È molto in voga la parola Hikikomori, un termine giapponese che significa ‘stare in disparte’. Cos’è questo fenomeno e perché si manifesta: ci sono gli hikikomori?
"Gli hikikomori sono giovani che si isolano volontariamente dalla società, rinunciando a qualsiasi tipo di interazione sociale. Questo fenomeno è legato a un mix di fattori culturali, psicologici e sociali, tra cui la pressione per il successo, la difficoltà di affrontare le aspettative familiari e il crescente senso di disconnessione dalla società. Sebbene sia un fenomeno esistente, non è una condizione universale e la sua manifestazione varia notevolmente”.
La paura di ammalarsi o di contrarre una malattia può causare livelli elevati di stress e ansia, che possono influenzare negativamente la qualità della vita e il benessere psicologico. Come vive la gente, dal punto di vista psicologico, il rapporto con la salute?
"Il rapporto con la salute è spesso influenzato dalla paura di malattie gravi, che può generare ansia e stress. Le persone tendono a focalizzarsi sulla vulnerabilità del corpo, alimentando preoccupazioni e comportamenti evitanti. Psicologicamente, il timore di ammalarsi può compromettere il benessere, causando una costante tensione emotiva. È cruciale affrontare questi timori con consapevolezza e sostegno psicologico”.
Quali sono i principali timori delle persone riguardo la salute e quali le necessità più grandi?
"I principali timori delle persone riguardo la salute includono la paura di malattie gravi, di invecchiare o di non poter più prendersi cura di sé stessi. Le necessità più grandi sono legate alla cura e alla prevenzione, ma anche al bisogno di sentirsi ascoltati e supportati psicologicamente, per affrontare ansie e paure legate alla salute in modo sano e consapevole”.