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Insulina, sensori e microinfusori: il futuro è adesso

I vantaggi dell'intelligenza artificiale per chi soffre di diabete di tipo 1

18/09/2022 - di Maurizio Maria Fossati

Dedicarsi alle attività sportive con discreta serenità, in sicurezza e senza ansia? Oggi è possibile anche a chi ha il diabete di tipo 1. La medicina supportata dalle moderne tecnologie offre infatti sistemi elettronici miniaturizzati e automatizzati per la corretta infusione di insulina in tutto l’arco delle 24 ore.

 

Sport grazie alla tecnologia

Il giusto livello di insulina da somministrare a un paziente con diabete di tipo 1 dipende certamente dall’alimentazione, ma anche dall’eventuale attività fisica e dallo stress. Ebbene, i moderni apparati dotati di sonda collegata a un microinfusore riescono bene, anzi benissimo, a dosare le infusioni perché lavorano misurando i parametri del sangue (ogni pochi minuti) e la tendenza delle loro variazioni.

 

Questi dispositivi automatici riescono così a stabilizzare l’andamento glicemico h24, mantenendo la glicemia del paziente all’interno della fascia dei valori ottimali sia di giorno, durante le attività motorie, sia di notte.

 

Sono sistemi automatici, dotati di un sensore sonda sottopelle che dialoga con un microinfusore per la somministrazione di insulina. Il minicomputer usa applicazioni di intelligenza artificiale che permettono di analizzare l’andamento della glicemia e di compensarla automaticamente sia con la somministrazione basale, sia con “boli” per la correzione delle variazioni glicemiche.

 

Questi strumenti hanno le dimensioni di un piccolo cellulare. Il serbatoio per l’insulina offre più giorni di autonomia e l’infusione avviene attraverso un tubicino che termina con un minuscolo ago da inserire sotto la cute. Il paziente può vedere in tempo reale l’andamento della sua glicemia sullo smartphone e ricevere le notifiche delle correzioni automatiche che il sistema mette in atto.