L'effetto dell'aspirina su alcuni pazienti li mette a maggior rischio di insufficienza cardiaca, lo rivela un importante studio che mette in relazione il farmaco alla salute del cuore
L’uso di aspirina è associato a un aumento del rischio di insufficienza cardiaca. Secondo uno studio scientifico dell’Università. di Friburgo in Germania, questo rischio salirebbe del 26% nelle persone che abbiano già un fattore di predisposizione a questo tipo di patologie, ovvero obesità, ipertensione, colesterolo alto, diabete, abitudine al fumo e malattie cardiovascolari. Ecco perché andrebbe prescritta con attenzione alle persone a rischio.
L’effetto dell’aspirina sul cuore è da anni al centro dell’analisi scientifica, con teorie contrastanti. Lo studio tedesco aveva lo scopo di valutare la relazione fra il farmaco diffuso in tuto il mondo e la sua influenza sulle persone con e senza malattie cardiache.
La ricerca, pubblicata su ESC Heart Failure, rivista della Società Europea di Cardiologia, ha visto il monitoraggio su oltre 30 mila individui a rischio di sviluppare insufficienza cardiaca. I partecipanti sono stati seguiti in casi di insufficienza cardiaca (fatale o non fatale) che richiedeva il ricovero in ospedale. Il 25% di loro stava assumendo aspirina e durante il follow-up (di 5,3 anni), si è visto che 1.330 avevano sviluppato insufficienza cardiaca.
La conclusione dei ricercatori è che aspirina e insufficienza cardiaca sono collegate e si è calcolato che il rischio di incidente cardiaco aumenti in caso di assunzione del medicinale: i numeri parlano di un aumento del rischio del 26% di una nuova diagnosi di insufficienza cardiaca. Anche confrontando gli utilizzatori di aspirina con i soggetti che invece non la usavano, si è notato lo stesso aumento del rischio del 26%.
“Questo è il primo studio a spiegare che tra gli individui con almeno un fattore di rischio per l’insufficienza cardiaca, quelli che assumevano l’aspirina avevano maggiori probabilità di sviluppare successivamente la condizione rispetto a chi non usava il farmaco”, commenta il dottor Blerim Mujaj, l’autore principale dello studio, “anche se i risultati richiedono conferma, indicano che il potenziale legame tra aspirina e insufficienza cardiaca deve essere chiarito”.
Naturalmente sono necessari altri studi negli adulti a rischio cardiaco per confermare questi risultati. Nel frattempo i ricercatori suggeriscono che l’aspirina dovrebbe essere prescritta con cautela nelle persone con insufficienza cardiaca o con fattori di rischio.