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Il giro del mondo con un tatuaggio

La lingua più utilizzata è il giapponese, seguita da cinese e arabo. Cosa si scrive? i nomi propri o del partner

22/01/2023 - di Letizia Cini

È il giapponese la lingua più popolare al mondo nei tatuaggi con oltre 231.240 ricerche su Google all’anno, seguita dal cinese e dall’arabo. Lo rivela la ricerca realizzata dal portale di apprendimento delle lingue Preply, che si assunta l’onere di analizzare la domanda globale in fatto di tattoo su Google e sui social media. “I tatuaggi in lingua includono di tutto, dalle citazioni ai testi, dai nomi alle frasi”, confermano infatti gli addetti ai lavori. Il giapponese, oltre 125 milioni di “parlanti“ nel mondo, è quindi emersa come la lingua straniera con il maggior numero di parole impresse sulla pelle.

 

Le lingue più utilizzate

“Non ci si deve necessariamente limitare alla propria lingua madre quando ci si fa un tatuaggio – recita la ricerca Preply – . Molti infatti scelgono di farsi tatuare parole o frasi straniere. Alcuni preferiscono l’aspetto estetico di determinate lingue, altri apprezzano il mistero di un idioma che i loro coetanei non conoscono”. E che quindi non riescono a decifrare. Dopo il giapponese (231.240 ricerche all’anno), c’è “il cinese con 184.800 ricerche. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che, nella versione scritta di queste lingue, vengono utilizzati simboli che molti potrebbero trovare esteticamente gradevoli”. Non a caso l’arabo, sempre secondo il censimento online, “è la terza lingua più popolare per i tatuaggi,con 81.600 ricerche in un anno. In fondo alla top 10 si piazza invece l’inglese, con 9.240 ricerche. L’hindi manca di pochissimo la top 10, arrivando subito dopo l’inglese con 8.040 ricerche. Il tedesco ha perso la top 10, classificandosi al 14esimo posto con una richiesta annuale di sole 4.200 ricerche”.

 

Mode e tendenze

Poi ci sono anche i trend, che variano di anno in anno. “Abbiamo dato un’occhiata alle lingue più popolari di quest’anno, in base alla variazione (in positivo) media della domanda di anno in anno – concludono i ricercatori –. I tatuaggi scritti in persiano sono quelli che, in tutto il mondo e anno dopo anno, hanno avuto una variazione maggiore della domanda del 312%. Il persiano è una lingua indoeuropea originaria di Paesi come l’Iran e l’Afghanistan. Segue il polacco con un aumento del 200% e al terzo posto c’è il punjabi con un più 129%”.

 

Nomi e citazioni

I nomi sono il tipo più comune di tatuaggi. Per loro oltre 298 mila post su Instagram e 2,6 milioni di ricerche annuali su Google. La scelta cade soprattutto un membro della famiglia, una persona cara o il partner a testimonianza del loro affetto. Seguono come tipologia, le lettere, spesso la prima di un nome o di un luogo significativo. Al terzo posto le citazioni: frasi tatuate sono un ottimo modo per esprimere la propria personalità. Poi le parole che possono riflettere una serie di pensieri e sentimenti diversi. Infine nella top 5 i testi che hanno un significato particolare o di una frase della propria canzone preferita.

 

Ascesa dell’arabo

Concludendo, giapponese e cinese sono in cima alla lista delle lingue preferite da imprimersi sulla pelle. Cos’hanno in comune? Entrambe sfruttano il fatto di avere simboli che molti trovano belli ed enigmatici. Anche se incomprensibili. Tramontate le geometrie maori, l’arabo è tra gli idiomi più popolari per i tattoo ed è molto diffuso tra celebrità del mondo dello spettacolo. L’italiano si colloca soltanto al nono posto mentre tra i più popolari di quest’anno c’è il ’farsi’ (persiano), lingua indoeuropea originaria di paesi come l’Iran e l’Afghanistan che segna un +312% di variazione in positivo.

 

Attenti ai significati

I caratteri Cinesi e Giapponesi Kanji, bisogna ammetterlo, sono davvero bellissimi e possono esprime dei messaggi “privati” senza doverli condividere con gli altri. Ma il problema è che molto spesso, perfino chi ha il tatuaggio, non ne conosce il significato. Si affidano a ciò che l’artista spiega loro, o fanno riferimento ad inaffidabili fogli o libri al riguardo. Molte persone, si troveranno ad avere sul corpo parole che non hanno alcun significato, o che non sono nemmeno una parola, ma semplicemente un bel simbolo.

 

Il laser in soccorso dei pentiti

Molto spesso si registra anche il pentimento per un tatuaggio fatto magari in un periodo della vita particolare o passato. Spesso anche per errori di ortografia e traduzioni errate. Gli States sono il paese con il maggior numero di rimorsi per i tatuaggi, con oltre 1 milione di ricerche annuali per la rimozione di tatuaggi. Il Brasile e il Regno Unito chiudono le prime tre posizioni. Al decimo posto l’Italia con oltre 75 mila ricerche annuali. Tra le città italiane dove ci sono stati il maggior numero di incidenti con i tatuaggi, primeggiano Milano e Roma.

 

Ogni colore ha la sua “resistenza”

Il tatuaggio un tempo era praticamente indelebile, nel senso che si facevano delle cicatrici talmente profonde da non giustificare l’opera. Oggi esistono dei laser specifici che si sono evoluti e permettono di attaccare il colore e riuscire a eliminarlo, ovviamente non in breve tempo, ma in sedute mensili. La differenza che permette di avere il risultato sono il laser, e su quello serve investire, e la chimica di cui i tatuaggi sono fatti. Non sono mai uguali, il blu è il blu e non è il nero, e così via. I verdi e gli azzurri di solito, anche il giallo, sono i colori che più difficilmente si riescono ad attaccare, anche se con il giusto tipo di laser “si fa anche quello“, assicura il chirurgo plastico milanese Alberto Orlandi.

 

Zone smart

Ma qual è la parte del corpo prediletta? Esistono due tipi di tatuaggi: quelli in zone del corpo ben visibili, scelti soprattutto per motivazioni estetiche, e quelli sentimentali, che hanno un significato molto personale e vengono tenuti nascosti. Per molti oggi il tatuaggio su caviglia asseconda entrambe queste esigenze. Durante l’estate, quando si sta in pantaloncini o in costume, può risultare molto sexy, in inverno al contrario è facile da celare a chi ci sta di fronte.

 

Può essere realizzato in due modi: tutto intorno alla caviglia oppure solo in un punto. Per esempio frontale o laterale ma anche posteriore. Vista la posizione particolare, il tatuaggio caviglia non è uno dei più facili da realizzare. Ma questo non pare scoraggiare star né comuni mortali.