In Italia si stima un fabbisogno di più di un milione di litri all’anno, circa 40.000 unità per milione di abitanti
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha stimato che in ogni Paese vi è la necessità di circa 40.000 unità di sangue intero per milione di abitanti, il che significa che in Italia abbiamo un fabbisogno di circa due milioni e trecentomila unità di sangue e più di un milione di litri. Una donazione che costituisce a tutti gli effetti un dovere morale rivolto ad aiutare in forma assolutamente gratuita, senza timore di danni, una volta che la donazione ha seguito le strade canoniche di visita medica ed opportuni prelievi prima di accingersi a questo atto di grande altruismo spontaneo.
Sarà il medico visitatore ad indicare l’indice delle compatibilità, che in via riassuntiva possono configurarsi in questo elenco.
• Gruppo 0 Rh+: Possono riceverlo solamente persone con fattore Rhesus +, indipendentemente dal gruppo sanguigno.
• Gruppo A Rh-: Possibile ricevere la donazione di questo sangue da parte di persone di gruppo A o AB. o 0-
• Gruppo A Rh+: Può donare sangue a persone A+ od AB+ e riceverne da 0+, 0-, A+ ed A-
• Gruppo B Rh-: Sangue donabile solo a persone di gruppo B ed AB e 0-
• Gruppo B Rh+: Può donare sangue a B+ ed AB+, e riceverne da 0 e B indipendentemente dal fattore Rhesus.
• Gruppo AB Rh-: Può donare sangue solamente a persone di gruppo AB, L’assenza di agglutinine permette a chi possiede sangue di questo gruppo di riceverne da tutti i gruppi con fattore Rhesus negativo.
• Gruppo AB Rh+: Può donare sangue solamente ad individui con sangue AB+ ma può riceverne da tutti i gruppi, indipendentemente dal fattore Rhesus.
• Gruppo 0 Rh-: Può essere donato a persone di qualunque gruppo sanguigno. La presenza di ambedue le agglutinine nel plasma fa sì che gli individui con questo gruppo sanguigno possano ricevere plasmatiche solo di gruppo 0 Rh.
Possibili intrecci possono avverarsi anche rispettando questi requisiti. Sarà il medico a valutare combinazioni abnormi. Giova anche ricordare che Il gruppo sanguigno dei figli è determinato da quello dei genitori. In gravidanza possono però verificarsi problemi di compatibilità: in tal caso bisogno provvedere a controlli sistematici nel periodo di gravidanza soprattutto se la madre è Rh- e il bambino Rh+, prevedendo gli opportuni controlli ematici del nascituro e quelli al momento della nascita.
Ci sono 30 diversi sistemi di classificazione dei gruppi sanguigni, oltre agli antigeni ABO e agli antigeni Rh, che rappresentano il sistema di classificazione più diffuso. Sono presenti molti altri antigeni detti anticorpi eritrocitari irregolari, generalmente il sistema immunitario non reagisce a questi antigeni, a meno che non venga a contatto con loro a causa di trasfusioni o durante la gravidanza. In Italia, secondo l’ISS, la percentuale dei gruppi sanguigni è così suddivisa: 0+:39%; A+:36%; B+:7,5%; AB+:2,5%; 0-:7%; A-:6%; B-:1,5%; AB-:0,5%. Il gruppo sanguigno più raro è l’AB- con lo 0,5%. Il gruppo 0+ è il più diffuso con il 39%. Come spiegato precedenza, è bene conoscere in particolare la presenza o assenza del fattore Rh in caso di gravidanza.