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Giornata senza fumo, boom della sigaretta che non brucia

Lotta al consumo voluttuario di tabacco, i dati dell'Istituto superiore di sanità

31/05/2022

Oggi si celebra la Giornata internazionale contro il fumo di tabacco. Le sigarette fanno presa nelle nuove generazioni, anche senza il richiamo della pubblicità, che ora è vietata. Quelli che iniziano a fumare sono più numerosi di quelli che smettono. I dati del sistema di sorveglianza Passi (Progressi delle Aziende sanitarie per la salute in Italia) ci ricordano che limitare il fumo è uno degli obiettivi nel Piano nazionale di prevenzione. Quasi un italiano su 4 (il 24,2%) è fumatore, e il 75% inizia a fumare tra i 15 ed i 20 anni (il 9% prima dei 15 anni).

 

Tabacco riscaldato

Un dato forse tra i più eclatanti ci dice che è triplicata la percentuale di chi fuma sigarette a tabacco riscaldato, è in aumento anche il numero di fumatori dualì: l’81,9% di chi usa la sigaretta elettronica fuma le sigarette tradizionali e contemporaneamente all’e-cig. Questa la fotografia scattata dal report dell’Istituto superiore di sanità in occasione della Giornata mondiale senza tabacco promossa dall’Oms. Quest’anno il tema proposto dall’Organizzazione mondiale della sanità è focalizzato sull’impatto sul pianeta: dalla coltivazione del tabacco, alla produzione, alla distribuzione e ai rifiuti.

 

Dipendenza da nicotina

Oltre ad avere un impatto sull’ambiente, il tabacco combusto, rileva l’Istituto, ha anche un prezzo in termini di vite umane perse, 93mila all’anno nella sola Italia (8 milioni nel mondo in base ai dati dell’Oms). La gente associa comunemente il tabagismo ai danni al polmone, occorre invece ricordare che le scorie e il residuo delle sigarette concorrono alla genesi di tanti tipi di tumore che poco o nulla hanno a che vedere con l’albero respiratorio. Inoltre vanno considerati i danni accertati all’apparato cardiovascolare (azione lesiva sull’endotelio, ovvero sul rivestimento interno delle arterie centrali e periferiche, coronarie comprese) una tossicità che può contribuire ad aggravare un infarto miocardico, un ictus, una arteriopatia.

 

Fattori di rischio

Da ricordare infine la dipendenza da nicotina. I tabagisti hanno fino  a 5 volte più probabilità di ammalarsi rispetto ai non fumatori, ricordano gli esperti del Mohre, osservatorio mediterraneo per la riduzione del danno in medicina. Le donne hanno anche maggiore difficoltà a smettere di fumare e in questo modo rischiamo di perdere il vantaggio offerto da terapie nuove e mirate in termini di guarigione e sopravvivenza.

 

Riduzione del danno

Quest’anno si assiste a un incremento nella percentuale dei fumatori che riguarda entrambi i sessi. «Quasi la metà dei giovani fumatori nella fascia d’età 15-24 anni (49,8%) – rileva Roberta Pacifici, responsabile del Centro Nazionale Dipendenze e Doping – fuma meno di 9 sigarette al giorno». E se aumentano anche le persone che fumano sigarette a tabacco riscaldato, è forse anche perché più di una persona su 3 (il 36,6%) considera la sigaretta che non brucia meno dannosa di quella tradizionale.

 

Telefono verde antifumo

Nel report l’autorità sanitaria ricorda, tra le iniziative in campo, la piattaforma smettodifumare.iss.it con la mappa geolocalizzata dei 223 centri antifumo presenti sul territorio nazionale, fornendo indicazioni pratiche per un facile accesso. Da segnalare, inoltre, il Telefono Verde contro il Fumo 800 554088. Negli ultimi dodici mesi (maggio 2021- aprile 2022) oltre 8.500 telefonate sono arrivate a questo centralino.