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Ginnastica facciale, gli specialisti: bene fare prevenzione

Nei casi di lassità del sottocutaneo, tuttavia, serve un aiuto più deciso

21/03/2023

Favorevole alla ginnastica facciale è Bruno Bovani, chirurgo plastico di Perugia (www.brunobovani.it): “Sono per le forme di collaborazione e ho anche esperienza diretta – spiega – . Certo dipende da caso a caso. Questo tipo di approccio ha un senso a scopo preventivo, quando ancora non si presenti un’elevata lassità dei tessuti. Quando ci si trovi di fronte a un cedimento del sottocutaneo, che sta sopra i muscoli, il trattamento deve essere più incisivo. Per prevenire l’invecchiamento e migliorare il tono della muscolatura del volto, questi esercizi hanno invece un loro perché, tanto che avevo inserito la ginnastica facciale come supporto a pazienti che facevano trattamenti più importanti al viso e avevano bisogno di un buon mantenimento”.

 

Di diverso avviso Fabio Quercioli, specialista in chirurgia plastica ed estetica a Firenze (www.lachirurgiaplasticaestetica.it). “La pelle rispecchia la salute fisica ed interiore e reagisce positivamente alle cure quotidiane, essendo un organo “vivo” che si rigenera incessantemente dalle aggressioni esterne e lo stress ossidativo – sottolinea – . Il processo di invecchiamento tuttavia è inevitabile, la capacità di recupero e di rigenerazione delle cellule diminuisce nel tempo, con un progressivo assottigliamento e diminuzione dell’elasticità: ripristinare queste prerogative è possibile solo se si agisce dall’interno, alla base del problema, con la biorivitalizzazione e molte altre soluzioni non invasive che la moderna medicina estetica offre”.