Con il sostegno di:

Gengiviti, igiene orale e cattiva digestione: le cause dell’alitosi

Allo studio probiotici e altri rimedi naturali per conferire alito fresco. Fondamentale la visita dal dentista

28/12/2022 - di Alessandro Malpelo

I fermenti lattici presenti nei prodotti tipo yogurt o kefir potrebbero aiutare a eliminare l’alito cattivo (alitosi) grazie all’azione di batteri probiotici come lactobacillus salivarius e reuteri, streptococcus salivarius, weissella cibaria. Lo suggerisce uno studio pubblicato sul British Medical Journal Open. Questo significa che i complementi alimentari potrebbero contribuire a restituirci una bocca sana, ma c’è dell’altro.

 

Cosa succede dopo i pasti

I rimedi dell’alitosi sono diversi, dipendono dalle cause. Una persona su venti soffre di alitosi ricorrente e sgradevole, con gravi problemi quando si trova davanti alle altre persone. Quando l’alito cattivo viene a galla dopo i pasti, ed è legato a quel che si è mangiato (aglio, cipolle, spezie, oppure alimenti che fermentano rapidamente, complice la scarsa igiene orale) pulire bene i denti con dentifricio e spazzolino, idem va la radice della lingua, passare il filo interdentale, sciacquare la bocca con collutorio, e per finire prendere una caramella alla menta o una gomma da masticare, che influenzano la salivazione.

 

Rimedi naturali

Esistono altri casi di alitosi legati a cause organiche, cioè hanno origini più profonde, indipendenti dai pasti, quindi presenti anche a digiuno, ma si possono contrastare in vari modi, anche con rimedi naturali. Se l’alitosi è legata ai denti per una carie trascurata, o da gengive sanguinanti, tartaro e infiammazione (parodontopatia) si avverte un odore forte. Anche qui dentifricio, filo interdentale e collutorio naturale a base di oli essenziali di timo ed eucalipto al mattino, e una capsula di fermenti lattici la sera andando a letto. Ma quando i rimedi estemporanei sono insufficienti occorre rimuovere le cause che provocano alito cattivo, meglio prenotare subito una bella visita dall’odontoiatra, e programmare una seduta dall’igienista dentale, solo il dentista a quel punto può intervenire in maniera risolutiva.

 

Leggi anche: dieta sana previene gengiviti

 

Acetone

Se l’alito cattivo viene amplificato dagli atti respiratori, quindi si avverte anche quando si espira con il naso, l’alitosi potrebbe essere la spia di quel fenomeno chiamato volgarmente acetone, un disordine metabolico che viene compensato eliminando scorie volatili attraverso gli scambi alveolari a livello dei polmoni. L’acetone è una chetosi transitoria, espressione di una momentanea alterazione nella regolazione degli zuccheri. Ingerire un integratore alimentare a base di alghe reperibile in erboristeria (spirulina, clorella, e klamath) può essere un rimedio estemporaneo, ma anche qui insufficiente. L’automedicazione va bene, ma occorre andare oltre, rivolgersi al medico generico oppure allo specialista internista o gastroenterologo.

 

Digestione difficile

La digestione difficoltosa con dispepsia, bruciore di stomaco, reflusso gastroesofageo, sono altri inconvenienti che possono accompagnarsi all’alito cattivo. Anche qui, i rimedi sono tanti, in erboristeria e nei corner possiamo trovare compresse di enzimi digestivi come amilasi, lipasi e proteasi, ma si sconsiglia il fai-da-te, occorre sempre risalire alle cause, affidandosi al giudizio del medico, Un sapore amaro in bocca potrebbe dipendere dalla cistifellea, magari aggravato dal consumo smodato di cibi grassi, come avviene durante le feste di fine anno.

 

Integratori e probiotici

Una tisana depurativa a base di tarassaco e cardo mariano potrebbe essere una soluzione. Infine, dicevamo della ricerca americana sull’impiego di probiotici in caso di alitosi, pubblicata in questi giorni. Anche assunti sotto forma di integratori, questi probiotici potrebbero contribuire a rinfrescare l’alito, ma sono necessarie ulteriori verifiche, affermano i ricercatori.

 

Leggi anche: bocca sana, alito fresco: laser rimuove la piorrea

 

I composti solforici volatili sono la causa principale dell’alitosi. Questi composti sono prodotti dai batteri della bocca come risultato della fermentazione dei residui di cibo associati a una scarsa igiene gengivale e dentale. Le opzioni utilizzate per affrontare il problema includono collutori, gomme da masticare, pulizia dei denti e raschiamento della lingua. I dati emergenti suggeriscono che l’alitosi diminuisce significativamente nei soggetti a cui sono vengono somministrati probiotici. Resta sempre fondamentale la visita dal dentista per instaurare una corretta igiene orale.

 

Leggi anche: soluzioni per rimuovere la placca