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Festa della Mamma, torna l’Azalea della Ricerca

Iniziativa AIRC per rilanciare gli studi sui tumori femminili

10/05/2023 - di A.M.
Justine Mattera Azalea della Ricerca Airc

Torna l’Azalea della Ricerca di Fondazione AIRC, la grande manifestazione per rilanciare gli studi sui tumori femminili. Domenica 14 maggio, Festa della Mamma, appuntamento con i volontari nelle piazze per sostenere la ricerca sul cancro. La campagna andrà avanti per tutto il mese.

 

  • Volontari in piazza
  • Diagnosi
  • Screening
  • Oncologia molecolare
  • Senologia

 

Ventimila volontari dei 17 comitati regionali tornano in oltre 3600 piazze domenica 14 maggio per distribuire l’Azalea della Ricerca a fronte di una donazione di 18 euro, indispensabile per sostenere la missione dei ricercatori AIRC. Insieme alla pianta verrà consegnata la speciale guida con informazioni sulla prevenzione. Tutti gli aggiornamenti sulla distribuzione saranno disponibili in tempo reale sul sito airc.it costantemente aggiornato.

 

Donne e cancro

Lo scorso anno nel nostro Paese sono stati stimati oltre 185.000 nuovi casi di tumore nella popolazione femminile, circa 10.000 in più rispetto al 2019, anno che precede lo scoppio della pandemia. I tumori più frequenti sono stati quelli di: mammella (55.700), colon-retto (20.100), polmone (14.600), utero (10.200), tiroide (8.700), pancreas (7.900), linfoma non-Hodgkin (6.300), stomaco (5.900), vescica (5.900), melanoma (5.700).

 

Adesione agli screening

Gli screening, proposti dal sistema sanitario nazionale per determinate patologie e rivolti alla popolazione a seconda della fascia di età, consentono di individuare lesioni precancerose oppure la presenza di un tumore quando è ancora allo stadio iniziale. L’adesione ai programmi di screening in Italia è ancora troppo bassa. Emblematico il caso del cancro al colon-retto, il secondo tumore più diagnosticato tra le donne: 7 persone su 10 saltano gli esami raccomandati per la diagnosi precoce.

 

Oncologia molecolare

Negli ultimi anni la sopravvivenza delle donne a 5 anni dalla diagnosi di cancro ha raggiunto il 65% grazie agli importanti risultati ottenuti dagli scienziati. Alberto Bardelli, direttore scientifico dell’Istituto di oncologia molecolare di Fondazione AIRC, con il suo gruppo di ricerca ha recentemente individuato una strategia che potrebbe rendere sensibili all’immunoterapia i tumori del colon in fase metastatica.

 

Tumore al seno

Uno studio coordinato dal professor Andrea De Censi all’Ospedale Galliera di Genova ha mostrato attraverso dati decennali che il farmaco tamoxifene a dosaggio ridotto mantiene gli effetti protettivi, riducendo il rischio di recidiva del tumore e tutelando la qualità di vita delle pazienti. I risultati dell’indagine, pubblicato sul Journal of Clinical Oncology, organo ufficiale dell’American Society of Clinical Oncology (Asco) ha visto la collaborazione di 14 centri oncologici italiani e ha coinvolto mezzo migliaio donne in cura per cancro della mammella. La conferma dell’efficacia e sicurezza del tamoxifene a basse dosi permette di considerarlo una strategia in grado di cambiare la pratica clinica per questa tipologia di tumore mammario.