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Ferro, il segreto del faraone contro l’anemia

Sconosciuto nell’antichità, il ferro è essenziale per formare l'emoglobina nei globuli rossi del sangue. Fonte primaria è il pesce azzurro

23/10/2022 - di Ciro Vestita

Quando l’archeologo Howard Carter aprì la Tomba di Tutankhamon rimase semplicemente esterrefatto: una miriade di gioielli apparve ai suoi occhi, fino alla famosissima maschera in oro del Faraone bambino (aveva appena 18 anni quando mori). Ma ciò che più colpì gli scienziati fu un pugnale in ferro situato sotto la schiena della mummia. La loro incredulità stava nel fatto che ai tempi del faraone (1340 A.C: ) il ferro non era conosciuto: tutte le armi infatti erano costruite in rame. Questo mistero è rimasto tale fino al 2016, quando con la tecnica della fluorescenza a raggi x si è capito che quel ferro era arrivato agli Egizi con un meteorite.

 

Per manufatti ferrosi bisogna aspettare il ’700 A.C., allorchè gli Spartani iniziarono ad estrarre questo minerale, costruendo armi molti più resistenti di quelle in rame e divenendo quindi soldati invincibili. Da quel momento l’estrazione del ferro divenne onnipresente. Ma la meraviglia di questo minerale fu quando alcuni medici arabi capirono che il ferro era indispensabile anche per la salute; furono loro infatti a capire la sua importanza per combattere le anemie.

 

Alimenti ricchi di ferro

Furono quindi per i soggetti anemici creati dei “prodotti naturali” ricchi in ferro, in primis la mela chiodata. Venivano introdotti dei chiodi rugginosi in questo frutto, i cui acidi liberavano il ferro utile contro le anemie. Ovviamente oggi nessuno utilizza più questa tecnica; per combattere le anemie ferroprive bisogna innanzitutto mangiare cibi ricchi in ferro, a partire da ceci, fagioli, carne e soprattutto tantissimo pesce azzurro che molti giovani preferiscono (per motivi etici) alla carne.

 

Quale è il miglior pesce del mondo? Per me, le alici portoghesi del mare Cantabrico riapparse nei mercati dopo la caduta, con la Rivoluzione dei Garofani, della dittatura di Marcelo Caetano: siamo nel 1974 e i civili portoghesi stanchi del regime dittatoriale scendono in piazza a protestare insieme a tanti militari che, invece di opporsi, si unirono in cori festanti alla popolazione; la rivoluzione prende il nome dalla fioraia Celeste Caeiro che donò ad ogni soldato un garofano in segno di pace. Da quel momento il Portogallo rifiorì. L’economia basata fino ad allora su quel che restava della potenza coloniale portoghese si rivolse alle immense ricchezze che il mare Cantabrico offriva. In primis la pesca delle acciughe le più buone al mondo.

 

Veri e propri salvacuore

Il gelo dell’Atlantico impone a questi pesci di aumentare la quantità di grasso per proteggersi dal freddo. Questo si traduce in un sapore paradisiaco, visto che le alici diventano molto saporite e burrose. Ma il bello di questi pesci è la loro immensa ricchezza in Acidi Omega tre, detti anche acidi salvacuore. Queste importantissime sostanze non salvano solo il cuore: sono infatti accreditate come molecole che abbassano gli indici infiammatori: questo vuol dire che un uso continuo in un soggetto con artrite cronica, per esempio, porta ad un notevole miglioramento dei sintomi.

 

Ma quale è la differenza fra alici ed acciughe? È molto sottile L’ittiologia ci dice che alici ed acciughe fanno entrambe parte della famiglia delle Engraulidae. Le alici sono i pesci più giovani e piccoli, le acciughe sono i pesci più grandi molto adatti per la salatura. Tutto rose e fiori, quindi? Purtroppo no: da pochi anni a causa dei mari sempre più inquinati, alcune alici sono portatori di un temibile parassita, l’anisakis, che solo la cottura riesce ad uccidere.