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Sogni belli, piccoli trucchi per un buon riposo

La regolarità del sonno è la chiave per migliorare l'efficienza fisica

18/09/2022 - di Maria Cristina Righi

I sogni e il mondo onirico sono da sempre un argomento di studio perché nascondono significati e simboli utili da interpretare per comprendere meglio anche la nostra vita. Entrare in connessione con i propri sogni permetterebbe di vedere tutto più chiaramente e di raggiungere uno stato di calma e tranquillità interiore. I sogni sono sempre stati la fonte di creazioni artistiche, scoperte scientifiche e invenzioni. È in questo modo ad esempio, che Mary Shelley ha dato vita a Frankenstein nel 1816 e che Larry Page ha progettato il motore di ricerca Google nel 1998.

 

Secondo Tree Carr (artista, regista ed ex musicista che ha scritto numerosi libri sul mondo dei sogni) farsi coinvolgere dalla propria vita onirica è la chiave per comprendere meglio l’inconscio, diventare più lucidi e migliorare la propria vita quotidiana. La sua teoria di base per iniziare a comprendere meglio la nostra vita onirica parte dall’essere più ricettivi imparando a gestire i propri sogni. Registrare le escursioni oniriche notturne è già una garanzia per ricordarle, comprenderle, interpretarle e utilizzarle al meglio.

 

La prima regola è quella di scrivere o raccontare i sogni registrandoli al mattino quando ci si sveglia, ancora prima di alzarsi dal letto. Un rituale che porta ancora più vantaggi se trascritto con il maggior numero di dettagli possibile. Quando si tiene un diario dei sogni, è come se si trascrivesse il proprio mondo inconscio e la propria anima. È un valore inestimabile che cresce progressivamente diventando sempre più ricettivi a questo aspetto più profondo di noi stessi.

 

Per favorire i buoni sogni è utile consumare piante specifiche. La sera, prima di andare a dormire, è consigliabile bere delle tisane mirate. Per prima cosa optare per piante che favoriscono il rilassamento come la melissa, la camomilla, la radice di valeriana o la lavanda. Meno noto delle precedenti, il loto blu produce dei leggeri effetti psicotropi che danno sensazioni di euforia e appagamento (i petali vanno lasciati in infusione in acqua calda per dieci minuti). L’artemisia invece migliora l’intensità dei sogni (si lascia in infusione per dieci minuti in acqua bollente).

 

Quando ci si addormenta, in quel momento a metà tra la veglia e il sonno, vengono in mente suoni e immagini. È utile esercitarsi a osservarli per aiutare la mente a comprendere meglio il linguaggio visivo dei sogni e allenare la consapevolezza su temi, simboli e metafore ricorrenti. Per questo motivo va benissimo lasciarsi andare al mondo onirico anche durante il giorno, rimanendo svegli, in una specie di meditazione.

 

Quando la mente vaga, bisognerebbe scrivere ciò che viene in mente, senza esprimere alcun giudizio. Un esercizio che diventa più semplice quanto più lo si pratica e che aiuta a diventare sognatori più consapevoli. Per cominciare bisogna porsi le domande giuste. Per esempio, in questo sogno ho avuto un comportamento diverso da quello che ho nella vita di tutti i giorni? Cosa m’ispira il mio atteggiamento, le mie reazioni durante questo sogno? Se quello che è successo nel sogno non mi è piaciuto, come avrei preferito che fosse andato a finire? Quindi, si deve fare un passo indietro e cercare di trarre lezioni da quest’analisi (per esempio: evito sempre i confronti, diffido di questa o quella persona, etc). A questo punto l’esperienza onirica va integrata nella vita quotidiana impegnandosi a realizzare le intenzioni menzionato più sopra: diventare più consapevoli, navigare tra le emozioni difficili e apportare i necessari cambiamenti positivi alla propria vita.