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Effetto cannella in cucina, un ansiolitico naturale

Una revisione scientifica di 40 studi evidenzia l’effetto positivo della spezia sulle funzioni cognitive

24/02/2023

La cannella dà un pizzico di sapore in più a dolci e altri piatti, ma anche un pizzico di memoria in più. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Scienze Mediche di Birjand, in Iran, ha recentemente esaminato una grande mole di studi eseguiti in passato per osservare gli effetti della cannella sulle funzioni cognitive. Da questa rassegna scientifica, pubblicata su Nutritional Neuroscience, emerge il potenziale valore della spezia per prevenire o ridurre i disturbi della memoria e dell’apprendimento.

 

L’effetto cannella sulla memoria confermato da 40 studi

Alle proprietà antinfiammatorie e antiossidanti suggerite da altre ricerche la cannella aggiunge quindi anche quelle a favore del cervello. “Il nostro lavoro mirava a rivedere sistematicamente gli studi sulla relazione tra alcuni componenti bioattivi della cannella e determinate funzioni cerebrali”, hanno spiegato gli autori della rassegna scientifica. “Nel settembre 2021 abbiamo così raccolto oltre 2.600 studi da diversi database scientifici: 40 di questi hanno quindi soddisfatto i nostri criteri e sono stati inclusi in questa revisione sistematica”.

 

Di questi 40 studi, 33 erano stati condotti in vivo (cioè esaminando esseri umani, roditori o altri animali), 5 erano stati condotti in vitro (cioè analizzando cellule o tessuti post-mortem) e 2 erano invece studi clinici (cioè eseguiti su pazienti). Nel complesso, la maggior parte dei lavori presi in considerazione ha suggerito che la cannella può avere un effetto positivo sulla memoria e sulle funzioni cognitive grazie ad alcuni suoi componenti bioattivi quali l’eugenolo, la cinnamaldeide e l’acido cinnamico.

 

Un chewing-gum alla cannella per i più giovani

Di particolare interesse si sono poi rivelati i due studi clinici: il primo è stato condotto su adolescenti, ai quali è stato chiesto di masticare quotidianamente un chewing-gum alla cannella; il secondo ha invece coinvolto adulti pre-diabetici dai 60 anni in giù, che dovevano assumere ogni giorno 2 g di cannella su pane bianco.

 

I risultati sono stati però diversi: lo studio clinico sugli adolescenti ha infatti dato risultati positivi, suggerendo che masticare una gomma alla cannella migliora la funzione della memoria e contribuisce anche a ridurre l’ansia; lo studio clinico sugli adulti pre-diabetici non ha invece rilevato cambiamenti significativi nella funzione cognitiva in seguito al consumo di cannella.

 

“La maggior parte degli studi ha riportato che la cannella potrebbe essere utile per prevenire e ridurre il deterioramento delle funzioni cognitive“, hanno comunque concluso i ricercatori iraniani. “Può quindi essere utilizzata come coadiuvante nel trattamento delle malattie correlate, anche se è necessario condurre ulteriori ricerche su questo argomento”.