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Ecco perché i cibi speziati fanno bene all’intestino

Uno nuovo studio rivela che erbe e spezie sviluppano un microbioma sano e diversificato nell’intestino, proteggendoci dalle infiammazioni

12/12/2022
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Più pepe nei nostri piatti. Ma anche più zenzero, curcuma, cumino, origano e spezie in generale. Uno studio della Penn State University (Stati Uniti) ha dimostrato per la prima volta che aggiungere fino a 4 cucchiaini di spezie alla nostra dieta giornaliera è un toccasana per l’intestino, perché aiuta a sviluppare un microbioma sano e differenziato, con un notevole effetto antinfiammatorio.

 

L’importanza del microbioma intestinale

Nello stomaco e nell’intestino dell’uomo vivono trilioni di microrganismi, tra cui centinaia e migliaia di specie di batteri, virus e funghi. Si tratta del microbioma intestinale, che è unico per ogni individuo e ha una grande importanza per la nostra salute, tanto da essere considerato dagli scienziati un vero e proprio organo di supporto.
Il benessere del microbioma legato alla dieta e all’esercizio fisico (oltre che a determinati farmaci): se non viene trattato con cura, aumenta il rischio che i microbi dannosi possano proliferare.
Lo scopo di dieta e esercizio fisico è quello di far proliferare i microbi e mantenerli sani. E il team della Penn State University ha scoperto per la prima volta che le spezie, spesso trascurate se non bistrattate in una dieta che rafforzi il microbioma, sono in realtà fondamentali.

 

Quante spezie per un microbioma sano

Nello studio pubblicato su Journal of Nutrition, degli adulti a rischio di malattie cardiovascolari hanno preso parte a un esperimento alimentare controllato e randomizzato di quattro settimane.
Si sono attenuti allo stesso menu generale, concepito per riflettere la dieta media americana. Ma ad alcuni è stato chiesto di aggiungere 0,5 grammi di spezie ai loro pasti, mentre ad altri è stato chiesto di aggiungerne 3,3 grammi o 6,6 grammi.
La miscela di spezie comprendeva cannella, zenzero, cumino, curcuma, rosmarino, origano, basilico e timo. A un gruppo di controllo, invece, è stato chiesto di non mettere nessuna di queste spezie sul cibo.

 

3 cucchiaini di spezie al giorno per un intestino sano

I risultati del test (campioni fecali prelevati dai volontari) rivelano che le diete con più spezie tendono a sviluppare una maggiore diversità batterica. Le spezie agiscono come un prebiotico naturale che alimenta i batteri sani nell’intestino umano.

I soggetti che hanno consumato pasti con quantità medie e alte di spezie, equivalenti a circa 3/4 cucchiaini al giorno e circa 1 cucchiaino e mezzo al giorno, hanno mostrato una maggiore abbondanza di batteri intestinali sani e un numero inferiore di molecole infiammatorie nell’intestino.

Sono necessarie ulteriori ricerche per capire esattamente quali spezie influenzano i microbi intestinali e perché, ma, come sostengono i ricercatori, “Tutti potrebbero trarre beneficio dall’aggiunta di erbe e spezie. È anche un modo per ridurre il sodio nella dieta e insaporire gli alimenti in modo da renderli appetibili e, di fatto, deliziosi”.
Insomma, aggiungere un po’ di pepe ai nostri piatti è una buonissima idea.