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Diabete, una compressa tiene a freno il peso corporeo

Semaglutide orale, primo agonista del recettore GLP-1 che si prende per bocca

17/04/2022

L’eccesso di peso, al pari dello scompenso glicemico e dell’ipertensione, rappresenta ancora oggi uno dei più impattanti fattori di rischio per la nostra salute, in particolare per lo sviluppo di complicanze cardiovascolari (ictus, infarto). I dati dell’Associazione medici diabetologi (AMD) evidenziano come l’80% delle persone con diabete siano in sovrappeso o chiaramente obesi. Tenere contemporaneamente sotto controllo glicemia e indice di massa corporea è certamente un vantaggio importante. Oggi con la terapia si può cambiare prospettiva, correggere una sindrome metabolica, ovviare alla resistenza all’insulina, rimediare al sovrappeso o invertire la strada che porta all’obesità. In che modo?

 

Effetti sulla corporatura

 

La risposta viene da una classe di farmaci denominati agonisti del recettore GLP-1. Studiati per il diabete, associati a metformina, si è visto che questi hanno effetti anche sul peso corporeo, utili nel prevenire un ulteriore appesantimento, in molti casi aiutano a togliere qualche chilo. Sono veicolati generalmente per via sottocutanea: ora il medico può prescrivere, rimborsata dal Servizio sanitario nazionale, la terapia da prendere per bocca (semaglutide orale), in modo da semplificare ulteriormente la somministrazione. Gli agonisti del recettore GLP-1 agiscono stimolando la secrezione di insulina.

 

Questi farmaci sono anche detti incretino-mimetici poichè sono in grado di simulare gli effetti delle incretine, ormoni prodotti a livello gastrointestinale. In aggiunta alla dieta e all’esercizio fisico, semaglutide migliora il controllo glicemico negli adulti con diabete di tipo 2, ed è indicato anche per la gestione del peso a lungo termine negli adulti con obesità (indice di massa corporea iniziale sopra i 30) o sovrappeso (BMI iniziale sopra 27) con almeno una comorbidità correlata al peso.

 

Iperglicemia

 

«L’iperglicemia, insieme all’eccesso di peso, all’ipertensione arteriosa, alle alterazioni del metabolismo lipidico, al fumo rappresenta un fattore di rischio per malattia cardiovascolare che è modificabile», afferma Agostino Consoli, ordinario di endocrinologia dell’Università di Chieti, intervenuto a Milano in conferenza stampa incentrata sullo studio Pioneer – Rybelsus. «Trattare in simultanea più fattori di rischio – ha aggiunto lo specialista – contribuisce a rallentare o a prevenire malattie di cuore su base aterosclerotica, come infarto e ictus, che sono tra le principali cause di invalidità.

 

Ma come è possibile somministrare un farmaco agonista del GLP-1 senza iniezione? «Semaglutide compresse – spiega Amal Chalfoun, medico specialista di Novo Nordisk – ha richiesto anni di studio al fine di coniugare il principio attivo con un potenziatore dell’assorbimento: il salcaprozato di sodio (SNAC). Grazie all’azione protettiva verso gli enzimi digestivi, l’assorbimento di semaglutide orale avviene nello stomaco, e permette al farmaco di esprimere al meglio la sua efficacia». La molecola, che è stata oggetto di un ampio programma di studi clinici,  ha dimostrato la superiore efficacia nella riduzione del livello di emoglobina glicata e nella perdita di peso rispetto ad altre classi di antidiabetici orali in commercio.

 

Approfondimento

 

Al momento, nonostante i progressi della medicina, l’80% delle persone con diabete tipo 2 fatica a raggiungere livelli target di emoglobina glicata, pressione arteriosa e lipoproteine a bassa densità. «L’eccesso di peso, al pari dello scompenso glicemico e dell’ipertensione – avverte da parte sua Riccardo Candido, responsabile Centro diabetologico Isontina di Trieste – rappresenta ancora oggi uno dei più impattanti fattori di rischio per lo sviluppo di complicanze cardiovascolari nei pazienti con diabete».

(Alessandro Malpelo)