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Depressione post partum, forse la causa è nel sistema immunitario

Un'alterazione genica nella linea dei linfociti B potrebbe essere all'origine del calo del tono dell'umore che affligge il 15% delle giovani mamme

13/04/2022

La depressione post partum è un disturbo dell’umore che secondo le stime più accreditate colpisce circa il 15% delle donne dopo il parto. È caratterizzata da sintomi come insonnia, irritabilità, ansia, stanchezza, perdita dell’appetito, che di riflesso possono avere una effetto negativo anche sul benessere del neonato. Le sue cause sono in parte ignote, ma uno studio pubblicato sulla rivista Molecular Psychiatry conferma ora un  legame tra questa condizione e alcuni meccanismi del sistema immunitario.

 

Il sistema immunitario in gravidanza

L’indagine, condotta da un’equipe di ricercatori provenienti da diverse università statunitensi, ha coinvolto 482 donne con depressione post partum, che hanno fornito un campione del proprio sangue per effettuare delle analisi approfondite sui linfociti B, le cellule del sistema immunitario che producono anticorpi contro uno specifico antigene. Come ha spiegato il primo autore Jerry Guintivano, genetista della University of North Carolina at Chapel Hill, durante la gravidanza il sistema immunitario ha un compito molto delicato, in quanto “deve prevenire l’infezione da un raffreddore, ma deve anche adattarsi con precisione in modo da non riconoscere il feto come un corpo estraneo e attaccarlo”. La conseguenza è che in fase post parto i meccanismi difensivi hanno poi bisogno di un riassetto “per tornare allo stato pre-gravidanza”.

 

Depressione post partum: cosa succede

Le analisi si sono concentrate sui alcuni dei principali processi che ruotano intorno al DNA dei linfociti, con lo scopo di monitorare l’attività cellulare a vari livelli. Da un confronto con i campioni prelevati da madri prive di particolari disturbi, si è così osservato che nelle donne sofferenti di depressione post partum ci sono significative alterazioni nella regolazione genica e in altre funzioni dei linfociti B. La scoperta non implica necessariamente un rapporto di causa-effetto, ma secondo i ricercatori pone delle interessanti domande sulla questione. “Non sappiamo perché linfociti B cambino”, ha dichiarato Guintivano; “Sono il riflesso di un’altra trasformazione nel corpo? […] E cosa sta guidando il comportamento dei linfociti B?”.

 

Comprendere per curare

I ricercatori hanno sottolineato che per quanto al momento manchino certezze, gli indizi sembrano suggerire che nel sistema immunitario si possano nascondere le cause, e quindi anche le potenziale soluzioni, per il disturbo depressivo sperimentato da diverse neomamme. Come da prassi, sarà compito dei prossimi studi raccogliere il testimone per trovare le risposte ai dubbi sollevati.

 

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