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Curare l’otite alle terme, acque come medicamento nelle cronicità

L’insufflazione endotubarica di solito viene preceduta da aerosol, inalazioni e nebulizzazioni

20/02/2022

Prevenzione, cura, riabilitazione. È l’offerta della medicina termale per la salute dell’orecchio e per evitare che infiammazioni e catarro riducano la possibilità di sentire in modo efficiente. Gli agenti idrominerali delle acque termali, infatti, devono essere considerati come vere e proprie associazioni medicamentose. Molte acque termali contengono principi attivi minerali che, in virtù delle azioni esercitate dai loro ioni, producono nell’organismo effetti locali, generali e riflessi.

 

Naso chiuso

Le acque adoperate nelle terapie del distretto otorinolaringoiatrico sono principalmente quelle solfuree. Le loro caratteristiche, infatti, determinano una buona azione anticatarrale, antisettica, antiflogistica e spesso antiallergica. Sono quindi indicate a tutte le persone che presentino ostruzione nasale frequente con fuoriuscita abbondante di catarro denso, mucoso, sovente colorato e con conseguenti problemi all’orecchio. È noto, infatti, che le affezioni del naso, dei seni paranasali e della faringe si propagano facilmente all’orecchio medio provocando una diminuzione dell’udito di tipo trasmissivo.

 

Tosse e catarro

Riniti croniche e allergiche, sinusiti, rinofaringiti, laringiti, tracheiti, bronchiti croniche e tutte le altre sindromi rino-bronchiali si associano frequentemente a tosse grassa e catarro. E nel caso di uno sviluppo di infezione, portano a una conseguente otite. Le acque sulfuree, debitamente insufflate, possono combattere questi problemi.

 

Onde sonore

Le insufflazioni endotubariche, che devono essere prescritte e somministrate sotto controllo medico, vengono eseguite mediante semplicissimo cateterismo tubarico. Si basano sull’humage: l’acido solfidrico viene liberato dal gorgogliamento di aria nell’acqua termale con l’obiettivo di ripristinare la pervietà della tuba ostruita da muco e di ripristinare la pressione nell’orecchio medio, che deve essere in equilibrio con la pressione esterna e quella della faringe. In tal modo la trasmissione delle onde sonore, inizialmente impedita dall’occlusione delle tube, ritorna normale e scompare, o quanto meno, si attenua sensibilmente la cosiddetta ipoacusia trasmissiva.

 

Azione antinfiammatoria

L’insufflazione è di solito preceduta dalla inalazione caldo-umida e seguita da aereosol e nebulizzazioni, sempre con acqua termale solfurea, in modo tale da modificare favorevolmente le condizioni tissutali e umorali degli stati infiammatori o disreattivi acuti, cronici o recidivanti della mucosa rinofaringea, della tuba e dell’orecchio medio. Nei casi più difficili il trattamento termale va accompagnato dall’assunzione, sotto controllo medico, di una terapia antibiotica che contribuisce a ridurre l’ostruzione della tuba di Eustachio e a sterilizzare l’orecchio medio.