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Così l’innovazione rivoluziona l’oncologia

Sperimentazioni per vaccini anticancro a mRna per il melanoma, e a neoantigeni contro quello del colon-retto ereditario

20/03/2022 - di Alessandro Malpelo

L’innovazione è il grimaldello attraverso il quale, assieme alla prevenzione e alla diagnosi precoce, si punta a debellare malattie come il cancro. L’Expert panel on investing in health della Commissione Europea ha accostato la “disruptive innovation” all’esigenza di introdurre meccanismi di equità ed efficienza nel sistema sanitario, guardando ai risultati. Alcuni esempi di innovazione dirompente in medicina, in passato, sono stati gli antibiotici, più recentemente la chirurgia minininvasiva, gli antivirali ad azione diretta capaci di cancellare ogni traccia del virus dell’epatite senza ricorso alle vaccinazioni. Le innovazioni sono anche di tipo organizzativo: l’ospedale oncologico domiciliare, l’autogestione del diabete mediante microinfusori e dispositivi in miniatura sotto pelle.

 

Antitumorali

«Esempi di disruptive innovation in oncologia – spiega il farmacologo Paolo Guzzonato – sono certamente la terapia target, gli anticorpi farmaco-coniugati, il superamento della chemioterapia empirica». Gli antitumorali di comprovata efficacia vengono somministrati dopo aver stilato un profilo del paziente candidato al trattamento. Immunoterapia e Car-T hanno migliorato ulteriormente i margini di guarigione. Lo tsunami mediatico causato dal Covid ha occupato la scena, pochi sanno che da tempo si sta sperimentando un vaccino anticancro a mRna per il melanoma, e un vaccino a neoantigeni contro il tumore del colon-retto ereditario.

 

Progressi si sono avuti nella diagnostica di precisione per il carcinoma della prostata, e attraverso la creazione di farmaci agnostici, che colpiscono la variante genetica indipendentemente dalla tipologia tumorale. Temi che per due giorni saranno oggetto di confronto tra esperti riuniti per il convegno digitale Onconnection.

 

Novità importanti sono in dirittura d’arrivo nel tumore della mammella cosiddetto triplo negativo, che finora era quello con evoluzione sfavorevole e per il quale iniziamo ad avere nuove opportunità, e persino nel polmone si cominciano a registrare successi incoraggianti. Nei tumori del sangue (leucemie, linfomi, mieloma) si sta facendo tanto. La scommessa è quella di ottenere maggiori successi anche nel tumore al cervello, nel pancreas e in altre tipologie. Per questo, aggiungiamo noi, va sostenuta la ricerca sul cancro.

 

Telemedicina

«La rivoluzione sostenibile in oncologia – ha scritto Claudio Zanon, direttore scientifico di Motore Sanità – dovrà dare la possibilità al paziente, quando possibile, di curarsi a casa, o il più vicino possibile alla propria abitazione. In questo senso la telemedicina andrà a sposarsi alla remunerazione dell’innovazione basata sul valore della terapia, semplificando l’accessibilità alle terapie a livello nazionale, con un’organizzazione efficiente nel territorio, e una linea diretta tra specialisti e medico di medicina generale»