Benessere

Come la pandemia ha cambiato la nostra personalità per sempre

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Lo viviamo sulla nostra pelle da tempo, lo percepiamo, ma ora la scienza lo conferma, con una ricerca del Florida State University College of Medicine. Nonostante sia iniziata solo nel 2020, la crisi sanitaria innescata dal Covid-19 ha agito talmente in profondità da cambiare per sempre la nostra personalità. Come se nella nostra vita fossero passati 10 anni.
E sono soprattutto i giovani adulti a pagarne le conseguenze, con un aumento delle nevrosi e dello stress e una tendenza a chiudersi e a collaborare di meno con gli altri.

 

L’impatto degli eventi stressanti

Abbiamo la sensazione che gli eventi stressanti (ad esempio le catastrofi climatiche) modificano percezione e personalità negli esseri umani, ma gli studi scientifici fino ad ora non hanno dimostrato associazioni tra questi eventi traumatici e mutamenti nelle persone a livello di massa.
Ma la pandemia, che è ancora in corso, ha colpito il mondo intero e molti aspetti della nostra vita, al punto che i ricercatori americani sostengono abbia cambiato il nostro modo di pensare, sentire e comportarci.
La fascia di popolazione più colpita? I giovani adulti (18-30 anni), nello specifico con una più alta predisposizione alla nevrosi e allo stress e una più bassa capacità di collaborazione con gli altri.

 

Come la pandemia incide sulla personalità

Il team americano, nel paper publicato su Plos One, ha esaminato la personalità di oltre 7 mila persone, confrontando le differenze di tratti come nevrosi, estroversione, apertura, gradevolezza e coscienziosità tra il periodo pre-pandemia (da maggio 2014 a febbraio 2020), l’inizio della pandemia (da marzo a dicembre 2020) e il periodo successivo (2021 e 2022).

Quello che emerge è che si sono registrati pochi cambiamenti tra i tratti di personalità pre-pandemia e quelli del 2020. Ma confrontando le personalità fra il periodo pre-pandemia e quello del 2021-2022, si è visto come sono molto diminuite l’estroversione, l’apertura, la gradevolezza e la coscienziosità.
I giovani adulti hanno mostrato un aumento delle nevrosi e una diminuzione della gradevolezza e della coscienziosità, mentre i più anziani non hanno mostrato cambiamenti significativi.

 

Umorali e meno collaborativi

Secondo gli autori, questi cambiamenti che durano nel tempo fanno capire che gli eventi di massa stressanti come la pandemia modificano lo sviluppo della personalità.
“Ci sono stati cambiamenti limitati nella personalità all’inizio della pandemia, ma cambiamenti sorprendenti a partire dal 2021”, spiegano gli studiosi, “I giovani adulti sono diventati più umorali e più inclini allo stress, meno cooperativi e fiduciosi e meno controllati e responsabili”.

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