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Colite ulcerosa, terapia con jak inibitore efficace nelle recidive

Danese (San Raffaele) ha testato upadacitinib, antinfiammatorio, "opzione promettente quando falliscono terapie convenzionali o farmaci biologici"

30/05/2022 - di Alessandro Malpelo
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Un consorzio internazionale guidato dall’ Ospedale San Raffaele di Milano ha testato efficacia e sicurezza di un farmaco per la colite ulcerosa attiva. Si chiama upadacitinib, un inibitore selettivo reversibile di JAK  studiato per patologie infiammatorie su base immunitaria.  Gli enzimi detti Jak (Janus chinasi) entrano in gioco nei processi tipici di patologie quali artrite reumatoide, Covid-19, affezioni croniche intestinali. In questi casi il sistema immunitario perde colpi e scatena una reazione infiammatoria a cascata, determinata dalle citochine, che la grande famiglia degli inibitori arriva a bloccare.

 

Articolo su Lancet

I risultati del trial multicentrico di fase III, sono stati pubblicati su Lancet. Sulla base degli studi, coordinati da Silvio Danese, professore ordinario di gastroenterologia presso Università Vita-Salute di Milano, il Comitato per i medicinali ad uso umano dell’Ema, Agenzia Europea per i Medicinali, ha rilasciato parere positivo per upadacitinib come trattamento della colite ulcerosa attiva da moderata a grave in pazienti adulti che hanno fallito dopo trattamento con terapie convenzionali o con farmaci biologici.

 

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La colite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica dell’intestino che colpisce circa 130.000 persone in Italia.  La terapia oggetto di studio è generalmente ben tollerata e la sua azione si rivela molto rapida: un numero statisticamente significativo di pazienti ha ottenuto una risposta clinica positiva, rispetto al placebo, già alla seconda settimana di trattamento. Upadacitinib è un farmaco già approvato per l’artrite reumatoide, l’artrite psoriasica, la spondilite anchilosante e la dermatite atopica.

 

Azione sinergica

A differenza di altre molecole, upadacitinib è in grado di inibire più citochine pro-infiammatorie allo stesso tempo e di controllare meglio diverse vie dell’infiammazione. Partendo da qui i ricercatori hanno ipotizzato e poi verificato che l’impiego di questo farmaco risulta efficace anche nei soggetti affetti da colite ulcerosa.

 

Alternative terapeutiche

“I pazienti con colite ulcerosa – ha scritto Danese – spesso vanno incontro a complicanze e rischiano una ricaduta. La remissione clinica e la guarigione delle mucose può fare una differenza significativa, anche in termini di qualità di vita. Upadacitinib potrebbe dunque rappresentare una opzione terapeutica promettente per i pazienti adulti che, nonostante il trattamento con terapie convenzionali o biologiche, continuano a soffrire per una forma di infiammazione intestinale cronica da moderatamente a gravemente attiva”.