Medicina

Ciclo mestruale doloroso, cause e prevenzione

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Attenzione al ciclo mestruale doloroso: può nascondere patologie ginecologiche, e per questo è molto importante prevenire la sindrome da dolore pelvico cronico. Lo afferma Flaminia Coluzzi, professore associato di anestesia, rianimazione e terapia del dolore alla Sapienza, Università di Roma. Le cause di questo dolore cronico viscerale possono essere molteplici, e non solo di origine ginecologica. La dismenorrea, disturbo che insorge durante il periodo delle mestruazioni, legato agli squilibri ormonali, e alle contrazioni o spasmi dell’utero, è uno dei sintomi più diffusi.

In quei giorni

La mestruazione dolorosa si accompagna a tensione mammaria, emicrania, spossatezza. Le variabilità ormonali si ripercuotono anche a livello della psiche. Dal punto di vista fisiopatologico si ipotizza uno spasmo delle pareti delle arteriole che irrorano l’utero, con sofferenza della componente muscolare dell’organo (miometrio). La dismenorrea secondaria può conseguire a infiammazione degli annessi (tube, ovaio) o per interessamento delle strutture vicine (organi pelvici, peritoneo). Altra ipotesi è che il disagio percepito dalla giovane donna in quei giorni possa dipendere dalla difficoltà nel ricambio della mucosa uterina, che va incontro a sfaldamento.

Affezioni urogenitali

Mestruazioni dolorose (a parte la endometriosi, che merita un capitolo tutto suo) possono dipendere da affezioni specifiche dell’apparato urogenitale, con ripercussioni sulla fertilità. Durante la mestruazione, spiega la professoressa Coluzzi, “detriti della mucosa dell’endometrio, fisiologicamente eliminati per via vaginale, possono in parte ricadere nel peritoneo, e generare fenomeni infiammatori, che alimentano stimoli inviati verso il midollo spinale. Una delle attuali strategie nella gestione delle pazienti con sindrome da dolore pelvico cronico consiste nel modulare la neuroinfiammazione mediante molecole che riportano a funzione fisiologica le cellule.

Endometriosi

L’endometriosi, dicevamo, merita un approfondimento a parte, perché è una delle più frequenti cause di dismenorrea secondaria, purtroppo è tuttora sottovalutata, si presume venga diagnosticata con certezza dopo anni dalla insorgenza dei primi segni. Spesso le ragazze giungono alla clinica ginecologica solo in fase di approfonditi accertamenti alla ricerca di una gravidanza che non arriva.

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