Nonostante l'operazione sia costosa - completamente a carico del paziente - ed estremamente dolorosa
Boom negli Usa di interventi chirurgici per aumentare la statura mediante un vero e proprio allungamento delle gambe. A farne ricorso sono in particolare gli uomini e i costi sono stratosferici.
Un’operazione pesante ed economicamente dispendiosa per essere più alti; nonostante i significativi “contro”, questo genere di interventi sono di gran moda negli Stati Uniti. Procedure una volta riservate a persone con disabilità, ora sono ‘trendy’ nonostante un costo che oscilla tra gli 80.000 e i 100.000 euro. Le gambe vengono allungate in media tra i 2,5 e i 7 cm. Una statura più imponente inciderebbe anche sulla fiducia in se stessi, farebbe bene all’amore e persino a livello finanziario. Gli studi confermano che le donne preferiscono gli uomini alti. E, secondo una ricerca recente, i maschi con statura superiore ad 182 centimetri guadagnano molto di più di chi è più basso.
Agli interventi ricorrono non solo giovani adulti e uomini in crisi di mezza età: “Ho spesso uomini di 60-65 anni che vengono da me per sottoporsi a questi interventi”, osserva Shahab Mahboubian, chirurgo all’Istituto per l’altezza e l’estensione delle gambe di Burbank in California. Secondo il chirurgo, la richiesta per queste operazioni è aumentata nettamente negli ultimi 5 anni nonostante non ci siano coperture sanitarie ed il costo sia tutto sulle spalle dei pazienti: “Quest’anno ho in calendario 50 e più interventi di questo tipo, due anni fa erano 20. I pazienti continuano ad aumentare“.
E non c’è soltanto il deterrente economico: l’operazione é dolorosa. Le ossa del femore o della tibia vengono segate per inserire mini asticelle metalliche estensibili, che vengo allungate di cerca 1 millimetro a settimana tramite telecomandi esterni controllati dai chirurghi. In questo modo i pazienti vengono sostenuti da esercizi di fisioterapia quasi quotidiani. Dopo alcuni mesi le mini-protesi metalliche vengono rimosse.
Ma da cosa dipende l’aumento (naturale, si intende) di statura? E’ stato recentemente scoperto nel cervello l’interruttore della pubertà che capta lo stato nutrizionale del bambino e decide quando innescare il processo che porta alla pubertà e decide anche l’aumento di statura. Il recettore si chiama MC3R e si trova in una regione del cervello, l’ipotalamo, importante per la regolazione dell’appetito. MC3R riconosce quando lo stato nutrizionale del bambino è buono e dà il “via” all’organismo che, quindi, si sviluppa andando incontro alla pubertà. Gli scienziati hanno inoltre notato che – negli individui che hanno delle versioni del gene difettose – la pubertà inizia in ritardo e la crescita in statura è ridotta. Lo studio sul tema, condotto tra University of Cambridge, Queen Mary University of London, University of Bristol, University of Michigan e Vanderbilt University, è stato pubblicato sulla rivista Nature. Gli scienziati ipotizzano inoltre che farmaci che abbiano MC3R come bersaglio potrebbero aiutare a combattere ritardi di crescita nei bambini.