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Carcinoma polmonare, anticorpo bispecifico per rara mutazione

Aifa approva la rimborsabilità di amivantamab per neoplasie in fase avanzata

14/03/2023

È finalmente disponibile in Italia un trattamento per una rara forma di tumore al polmone, il carcinoma polmonare non a piccole cellule con mutazioni da inserzione dell’esone 20 attivanti del fattore di crescita dell’epidermide (EGFR). L’Agenzia Italiana del Farmaco ha infatti approvato la rimborsabilità dell’anticorpo bispecifico amivantamab di Janssen nei casi di neoplasia in fase avanzata, dopo il fallimento della chemioterapia.

 

In Italia, il tumore al polmone colpisce ogni anno oltre 40mila persone. Poco più dell’1% di queste sono individuate dalla specifica mutazione di cui parliamo. I pazienti con simili caratteristiche hanno a disposizione poche opzioni terapeutiche, non solo per numero, ma anche per efficacia”, ha spiegato Filippo de Marinis, responsabile della Oncologia toracica, vicedirettore del programma carcinoma polmonare allo IEO di Milano. “In questa cornice, l’arrivo di amivantamab è un traguardo importante perché rappresenta la prima terapia specifica per i pazienti con questa tipologia di tumore al polmone. Inoltre, gli studi clinici hanno mostrato una superiorità in termini di efficacia rispetto alle terapie standard per questo tumore, permettendo di raddoppiare le aspettative dei pazienti”.

 

L’impiego del nuovo farmaco, amivantamab di Janssen, si inserisce nel capitolo della medicina di precisione, sottolinea Silvia Novello, professore di oncologia medica all’Università di Torino, e presidente Walce. “I test genetici, soprattutto la Next-Generation Sequencing, si rivelano uno strumento cardine per una corretta diagnosi, finalizzata a terapie personalizzate”, precisa la professoressa. La disponibilità di amivantamab offre per la prima volta una nuova opzione terapeutica per questo tipo di tumore al polmone, che tra le forme rare di EGFR è la più comune.