
Roma, 22 aprile 2016 - Una terapia che si avvale del laser si è dimostrata in grado di restituire una bocca sana, alito fresco, debellando definitivamente le infezioni croniche che possono portare alla caduta dei denti o perlomeno al loro indebolimento, quando la gengiva pullula di batteri l'igiene orale a casa non basta, occorre rivolgersi allo specialista.
La tecnica laser per ripristinare l'igiene della bocca è stata illustrata da un team di ricercatori guidati da Francesco Saverio Martelli, che nella sede del Cnr ha presentato i risultati di uno studio di parodontologia eseguito su 2.700 pazienti.
La parodontopatia, detta volgarmente piorrea, in Italia colpisce oltre 6 adulti su 10, ed è spesso accompagnata da sanguinamento delle gengive. Finora, negli stadi più gravi e avanzati, spazzolino dentifricio collutorio e filo interdentale non bastano. Per questo la parodontite è stata trattata quasi esclusivamente con approccio chirurgico invasivo.
La cura laser non comporta traumi, è denominata Perioblast, spiega Martelli, e funziona anche nella forme più aggressive e refrattarie alle terapie antibiotiche, "perchè grazie all'utilizzo del laser ad alta potenza, nella fattispecie laser al neodimio, l'energia del laser penetra all'interno dei tessuti in profondità, distruggendo in maniera selettiva i batteri patogeni, quelli che provocano la parodontite, senza provocare alcun danno alle cellule del nostro organismo, quindi senza danneggiare gli osteoblasti, gli osteociti, i fibroblasti e le cellule del tessuto gengivale".
Dunque l'ennesima applicazione inedita del laser, uno strumento dalle possibilità infinite, come ha commentato Valerio Rossi Albertini, fisico del Cnr: "Sì, il laser si sta dimostrando lo strumento più versatile, più flessibile, come si era ipotizzato fin dall'inizio. Il laser è utilizzato ormai correntemente in chirurgia, ad esempio in chirurgia oculare, come un bisturi ad altissima precisione, ma questi usi innovativi, in cui il laser è una forma alternativa di sterilizzazione dalle contaminazioni batteriche, ancora non si era sperimentata".
La terapia è sostanzialmente indolore e c'è bisogno mediamente di più sedute di trattamento. Stavolta stiamo parlando del cavo orale, la possibilità quindi di sterilizzare la placca batterica attraverso l'irraggiamento con un fascio laser senza che questi comporti danneggiamenti per gli altri tessuti della bocca.
Alessandro Malpelo, QN Quotidiano Nazionale
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