Quando siamo stressati, anche il nostro cane sta male: ecco i segnali da cogliere e come intervenire

Uno studio americano ha appurato che Fido assorbe le tensioni del padrone, venendone a sua volta negativamente condizionato. I ricercatori spiegano come uscire dalla spirale che logora anche gli amici a quattrozzampe

di Redazione Salus
8 giugno 2025
Il cane assorbe lo stress lavorativo del padrone

Il cane assorbe lo stress lavorativo del padrone

Portarsi a casa le preoccupazioni lavorative è un comportamento dannoso anche... per il proprio cane. Secondo uno studio della Washington State University, anche Fido può infatti “assorbire” lo stress e risentirne a sua volta nei comportamenti.

La cosa peggiore è rimuginare

Pubblicata su Scientific Reports, la ricerca ha coinvolto 85 lavoratori adulti che convivono con un cane. Ai partecipanti è stato chiesto di compilare questionari sul loro grado di stress lavorativo, sulla tendenza a rimuginare sui problemi di lavoro durante il tempo libero e sul comportamento del proprio animale domestico. Ne è emerso che i cani i cui padroni continuavano a pensare al lavoro anche una volta a casa mostravano più frequentemente segni di stress, come per esempio camminare avanti e indietro nervosamente, guaire spesso o essere meno giocosi del solito.

Una delle scoperte più interessanti è che non era tanto il livello di stress lavorativo in sé a riflettersi negativamente sugli animali, quanto la tendenza a portarsi dietro le preoccupazioni, la cosiddetta "ruminazione". In pratica, più il padrone continuava a pensare ai problemi professionali nel tempo libero, più il cane ne risentiva emotivamente. Questo avviene perché i cani sono straordinariamente sensibili al linguaggio del corpo, al tono di voce e al comportamento umano: se il padrone è teso, distratto o irritabile, il cane lo percepisce e, in assenza di spiegazioni razionali, diventa a sua volta ansioso o insicuro.

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Come uscirne insieme

Fortunatamente ci sono tecniche efficaci per spezzare il circolo vizioso e tornare a essere tutti sereni, padrone e cane. I ricercatori suggeriscono ad esempio di praticare la mindfulness: concentrarsi sul presente attraverso il respiro profondo o la meditazione può aiutare a contrastare la ruminazione, riducendo lo stress e migliorando la situazione in generale.

Anche creare piccoli rituali di fine giornata, come una passeggiata o cambiarsi d’abito una volta tornati a casa, aiuta il cervello a “staccare la spina” rispetto ai guai del lavoro. E poi c’è il rimedio migliore, ovvero creare un muro tra lavoro e vita privata proprio passando del tempo di qualità con il proprio cane: coccolarlo e farlo giocare senza distrazioni sarà benefico per entrambi.

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