Passione videogiochi, suoni e frastuono giocano brutti scherzi

L'esposizione alle sorgenti sonore a tutto volume potrebbe causare sordità e acufeni

6 febbraio 2024
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Giochi elettronici e videogame sollecitano i sensi, non sono dal punto di vista visivo. Dagli altoparlanti si sprigionano suoni e fragori a tutto volume, un bombardamento di decibel frastornante, con sensibili conseguenze per l’udito di chi li utilizza o per chi è accanto ai giocatori. A correre più rischi sono tutti quelli che giocano abitualmente per molte ore consecutive, ma anche per chi usa spesso videogames in cui sono presenti rumori ripetuti come spari, che possono risultare molto forti.

 

Rischi

Ricercatori dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’Università della Carolina del Sud hanno condotto uno studio a partire dalla revisione di alcune ricerche effettuate anche in passato sull’argomento. E sono giunti a varie conclusioni, pubblicate su BMJ Public Health. “I giocatori che ascoltano a livelli sonori ad alta intensità e per lunghi periodi di tempo potrebbero essere a rischio di perdita permanente dell’udito e/o acufene indotti dal suono”, hanno commentato, in prima battuta, gli scienziati. L’udito di un giocatore, cioè, potrebbe essere compromesso a fronte di un’esposizione ripetuta o prolungata che duri più di 8 ore, a suoni superiori a 85 dB, l’equivalente del rumore generato da un frullatore. Più forte è il suono, minore sarà il tempo a disposizione per ascoltarlo senza rischiare conseguenze.

 

Per gli esperti, un adulto dovrebbe tutelare l’integrità dei timpani evitando l’esposizione alle seguenti sollecitazioni

 

  • suoni fino a 83 decibel (dB) per un massimo di 20 ore a settimana

 

  • suoni fino ad 86 decibel per circa 10 ore a settimana (quelli del traffico intenso)

 

  • suoni fino a 98 decibel (rumore di una motocicletta o suono di un clacson) per meno di 40 minuti alla settimana.

 

Bambini

Nel caso dei bambini, questi ultimi non dovrebbero essere esposti per più di 40 ore settimanali a suoni fino a 75 decibel, un livello che più o meno equivale a quelli di un rumore di intensità moderata, come quello di un’aspirapolvere in funzione, di un traffico misurato, il fruscio delle foglie mosse dal vento.

 

I ricercatori avvertono: “I bambini potrebbero ascoltare anche a un suono di 83 dB per una quantità di tempo non superiore a 6,5 ore, un suono di 86 dB per circa 3,25 ore, un suono di 92 dB (un tagliaerba o un concerto non troppo forte) per 45 minuti e un rumore di 98 dB per soli 12 minuti a settimana”.

 

Raccomandazioni ai genitori

La Società Italiana di Pediatria ha diffuso alcune raccomandazioni sulla rivista Italian Journal of Pediatrics sull’uso dei videogiochi e in genere dei dispositivi multimediali.

 

Dovrebbero evitare questi passatempi

 

  • i bambini più piccoli di due anni

 

  • in generale, i minori e i familiari mentre si condividono i pasti principali e si fanno spuntini e merende.

 

Il momento dedicato a queste attività ludiche dovrebbe essere almeno 60 minuti prima di coricarsi per la notte.

Gli esperti sostengono anche che

 

  • i piccoli di età compresa tra 2 e 5 anni non dovrebbero giocare ai videogames o usare device hi tech per più di 60 minuti al giorno

 

  • i bambini tra i 5 e gli 8 anni dovrebbero usarli per meno di 120 minuti al giorno

 

  • in entrambi i casi è fondamentale la presenza di un adulto

 

  • i genitori dovrebbero controllare le app, i giochi e i programmi verificando che i contenuti siano appropriati dei loro bambini.