Garden Therapy: il potere del giardinaggio contro stress e ansia
Prendersi cura delle piante aiuta a ritrovare l'equilibrio per il benessere della mente. Con applicazioni anche in campo medico. Ora lo dimostra anche la scienza: ecco lo studio

Il giardinaggio fa bene alla mente e alla salute
Hobby rilassante per definizione, il giardinaggio può diventare una vera e propria terapia contro ansia e depressione e per la salute della mente in generale (oltre che del corpo, visto che comporta sempre anche un certo esercizio fisico).
Si parla allora di “garden therapy”, una disciplina che utilizza le attività legate alla cura delle piante per promuovere appunto il benessere psicofisico. Stare in contatto con la natura fa bene.
Una terapia dalle antiche origini
Le origini della garden therapy risalgono a civiltà antiche: i giardini erano infatti considerati spazi di guarigione già nell'antico Egitto e in Persia. Ma è nel XIX secolo che la garden therapy diventa una pratica codificata nel mondo anglosassone: in Inghilterra e negli Stati Uniti inizia a essere usata nei sanatori psichiatrici come attività riabilitativa per pazienti con disturbi mentali.
La svolta in campo medico si registra in particolare negli anni Quaranta del secolo scorso, quando negli Usa si inizia a parlare di “horticultural therapy” grazie al lavoro congiunto di terapeuti e agronomi che sviluppano una serie di trattamenti codificati. Sono le basi di partenza che porteranno alla moderna garden therapy, oggi integrata in diversi Paesi nei percorsi riabilitativi di ospedali, case di cura, scuole e carceri.
Contro ansia e depressione, ma non solo
La garden therapy si basa sul principio che interagire con le piante, prendendosene cura e osservandone la crescita dalla seminatura in avanti, produca effetti positivi sulla salute mentale. Da qui l’utilizzo per migliorare l’umore, ridurre l’ansia, combattere la depressione.
Il giardinaggio terapeutico viene inoltre proposto per stimolare le capacità cognitive e motorie nelle persone anziane, anche e soprattutto per contrastare l’evoluzione di demenza senile e Alzheimer. Mentre in ambito pediatrico la garden therapy viene impiegata nei casi di bambini con disturbi dello spettro autistico o con difficoltà di apprendimento.
Nel Regno Unito sono inoltre proposti negli ospedali giardini terapeutici progettati non solo per i malati, ma anche per i loro familiari e per il personale medico-sanitario. Con vantaggiosi effetti per tutti: secondo una revisione della letteratura scientifica che ha preso in esame 28 studi sul tema, la pratica della garden therapy può accelerare i tempi di recupero e ridurre lo stress da ricovero nei pazienti, oltre che quello di chi li deve curare e assistere.
Il giardinaggio fa sempre bene
Sulla base dei benefici assicurati in ambito terapeutico, il giardinaggio va considerato un modo semplice ma potente per prendersi cura anche a livello individuale della propria salute attraverso la bellezza e la forza rigenerante della natura.
Non servono grandi spazi né competenze da giardiniere esperto per avere un effetto certificato dalla stessa ricerca scientifica: uno studio condotto alla Wageningen University (Olanda) ha infatti evidenziato che bastano 30 minuti dedicati alle piante per ridurre significativamente i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, e avere un generale miglioramento dell’umore.