Curare la natura è il modo per prendersi cura di sè

Il contatto con giardini e aree verdi riduce lo stress e aiuta le difese immunitarie

di MARIA CRISTINA RIGHI
20 aprile 2025
Il contatto con giardini e aree verdi riduce lo stress e aiuta le difese immunitarie

Il contatto con giardini e aree verdi riduce lo stress e aiuta le difese immunitarie

Nella cultura popolare da sempre si associa un ambiente ricco di verde alla buona salute, ma in realtà ci sono anche fondamenti scientifici. Dagli anni Ottanta molte ricerche hanno confermato i benefici per la salute che derivano dal contatto con il mondo della natura. In particolare uno studio del professore di architettura Roger Ulrich, pubblicato nel 1984 sulla rivista Science, è ancora oggi un importante punto di riferimento. Ulrich ha dimostrato come i pazienti ricoverati in una camera con vista sul giardino, guarissero più rapidamente rispetto agli altri, pur avendo subito lo stesso intervento chirurgico. Nello specifico sviluppavano meno complicazioni, assumevano meno antidolorifici e venivano dimessi più velocemente.

Più recentemente, un’altra analisi ha stabilito che il contatto con la natura porta una riduzione della pressione sanguigna, della secrezione di cortisolo (uno degli ormoni dello stress) e dell’ansia, senza contare le indicazioni in area psichiatrica. Infatti numerosi servizi (riabilitazione, oncologia, neurologia, pediatria) e strutture sanitarie stanno incentivando i progetti di giardini a scopo terapeutico, soprattutto in caso di degenze lunghe.

L’idea era già stata sperimentata con successo nell’Ottocento, ma abbandonata negli anni Settanta con il progresso tecnologico negli ospedali. Poi ecco la svolta inaspettata della pandemia. Ci si rende conto che in molte situazioni, gli unici spazi a disposizione per ricaricare le batterie, riunirsi o fare attività fisica sono quelli all’esterno e in particolare i giardini. Più in generale, il luogo che permette di continuare a vivere. Il lockdown ha dimostrato che molti, per non dire tutti, hanno bisogno di passare più tempo in mezzo alla natura. Secondo i risultati di alcune ricerche sul campo, stati depressivi e d’ansia erano molto meno numerosi tra chi aveva maggiori possibilità d’accesso agli spazi verdi e all’aperto. Gli studi scientifici più recenti dimostrano anche come il contatto con la natura contribuisca a prolungare una sana aspettativa di vita.

Più specificamente, le attività in un ambiente naturale, come il giardinaggio o le passeggiate nei parchi, rafforzano l’intero sistema immunitario, riducono la prevalenza delle malattie cardiovascolari, dei disturbi depressivi e d’ansia. Sono tanti gli elementi della natura che giocano un ruolo nel mantenimento di una buona salute. Alcuni influiscono direttamente sulla qualità dell’aria, sugli effetti fisiologici delle attività praticate, come camminare o correre e sulla dimensione psicosociali. Molti infatti trascorrono in gruppo il loro tempo nella natura.

C’è chi auspica di poter arrivare a prescrivere le attività in giardino, come già succede con l’attività fisica e lo sport. Negli Stati Uniti, alcune compagnie d’assicurazione riducono i prezzi man mano che i beneficiari aumentano la loro presenza nei parchi naturali. È possibile declinare il principio della cura negli orti e nei giardini domestici. Perché si possa trarne il maggior beneficio possibile, questi spazi devono rispondere ad alcuni criteri fondamentali. In primo luogo, la naturalità del giardino, cioè la promozione della biodiversità e dell’insediamento degli organismi viventi. Il giardino poi deve avere una manutenzione specifica ed essere progettato per garantire la sicurezza e il comfort di chi lo utilizza. In questo modo, chiunque possieda uno spazio verde può trarre tutti i benefici dell’immersione nella natura e del giardinaggio.