Cosa non fare con il caldo: gli errori da evitare per non mettere a rischio la salute

Bere poco, uscire nelle ore sbagliate, affidarsi a rimedi sbagliati: i comportamenti da evitare durante l’afa secondo medici e linee guida

di MADDALENA DE BERNARDI
13 giugno 2025
Gli errori da non fare con il caldo

Gli errori da non fare con il caldo

Durante l’estate, le temperature elevate mettono a dura prova la capacità dell’organismo di mantenere l’equilibrio termico. I colpi di calore, la disidratazione e il peggioramento di patologie croniche aumentano in modo significativo nei periodi più afosi.

Alcuni comportamenti, spesso sottovalutati, possono aggravare la situazione. Come indicato dal Ministero della Salute è importante seguire precauzioni all’arrivo delle ondate di calore, sempre più frequenti

Sapere cosa evitare è importante quanto sapere cosa fare. Piccoli gesti quotidiani, se scorretti, possono compromettere la salute, soprattutto nei soggetti più vulnerabili.

Bere solo quando si ha sete è un errore

Uno degli errori più comuni è aspettare di avere sete per bere. In realtà, quando si percepisce la sete, il corpo è già in uno stato iniziale di disidratazione. L’ISS raccomanda di bere con regolarità durante la giornata, preferibilmente acqua, anche se non si avverte lo stimolo. L’assunzione minima consigliata in estate può arrivare a 2-2,5 litri al giorno per un adulto. Attenzione anche alle bibite ghiacciate o zuccherate, che possono aumentare la sensazione di sete e rallentare la digestione.

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Attenzione ai farmaci fotosensibilizzanti

Non tutti sanno che alcuni farmaci di uso comune, come diuretici, antibiotici o antinfiammatori, possono aumentare la fotosensibilità o alterare l’equilibrio idrosalino del corpo. La fototossicità può causare eruzioni cutanee anche in caso di esposizione moderata. Il consiglio, confermato anche dall’AIFA, è di leggere sempre il foglietto illustrativo e, in caso di dubbi, chiedere al medico o al farmacista.

Calzature: non solo estetica

Durante il caldo intenso, i piedi possono gonfiarsi e sudare di più, aumentando il rischio di irritazioni o infezioni cutanee. Scarpe troppo chiuse o con materiali sintetici possono peggiorare la situazione. Usare calzature traspiranti e, quando possibile, camminare scalzi in casa può aiutare la termoregolazione e ridurre il disagio.

Uscire nelle ore più calde

Un errore diffuso è esporsi al sole tra le 11 e le 17, orario in cui l’irraggiamento è massimo. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il rischio di colpo di calore, insolazione o scompensi cardiaci è molto più alto in questa fascia oraria. Anche per attività fisica leggera o passeggiate, è preferibile attendere le prime ore del mattino o la sera, quando le temperature sono più miti.

Fidarsi troppo della crema solare

La protezione solare è fondamentale, ma non può essere considerata un lasciapassare per esporsi al sole in modo prolungato. L’American Academy of Dermatology chiarisce che anche con un filtro SPF 50, una parte dei raggi UV penetra comunque. Inoltre, la crema deve essere riapplicata ogni due ore, o più spesso se si suda o si fa il bagno. Affidarsi solo alla crema e non cercare l’ombra, indossare cappelli o occhiali è un errore che può causare scottature e aumentare il rischio di danni alla pelle.

Non sottovalutare il sonno

Il caldo influisce anche sul ritmo sonno-veglia, abbassando la qualità del riposo notturno. Dormire poco o male può indebolire il sistema immunitario e peggiorare la tolleranza al caldo il giorno seguente. Ventilazione e corretto raffreddamento della stanza migliorano sensibilmente la qualità del sonno nelle notti afose.

Mangiare piatti pesanti o salati

Durante il caldo estivo, l’organismo richiede meno energia per mantenere la temperatura interna. Continuare a consumare pasti pesanti, ricchi di grassi o salati, può aumentare la sudorazione e portare a squilibri idrosalini. Uno studio pubblicato sul Journal of the American College of Nutrition ha evidenziato che i pasti ad alta densità calorica aumentano lo stress termico percepito. In estate, sono preferibili pasti leggeri e ricchi di frutta e verdura, che aiutano a idratare l’organismo in modo naturale.

Raffreddare la casa in modo sbagliato

Molte persone commettono l’errore di aprire le finestre nelle ore più calde, sperando in un po’ d’aria. In realtà, ciò fa entrare aria ancora più calda e umida: meglio tenere chiuse le finestre e le tapparelle durante il giorno, aprendo solo la sera o la notte per favorire il ricambio d’aria. Anche l’uso scorretto del condizionatore, con temperature troppo basse rispetto all’esterno, può causare sbalzi termici e problemi respiratori. La temperatura consigliata è di circa 26 °C, con una differenza massima di 6-7 gradi rispetto all’esterno.

Trascurare gli anziani e chi vive solo

Infine, uno degli errori più gravi è non considerare il rischio degli altri, soprattutto persone anziane, fragili o che vivono sole. Basta una telefonata, per accertarsi che siano in condizioni adeguate: al vicino di casa, i genitori e gli zii anziani. Durante l’ondata di calore del 2022, in Italia, i dati del sistema SiSMG (Sorveglianza della Mortalità Giornaliera) hanno registrato picchi di mortalità proprio tra gli over 75 non assistiti.

Evitare l’uso di alcol e caffeina in eccesso

Spesso si tende a sottovalutare l’effetto di alcune bevande di uso quotidiano. Alcolici e caffè, se consumati in eccesso, hanno un effetto diuretico, che può peggiorare la disidratazione. L’Istituto Superiore di Sanità consiglia di limitare il consumo di alcol soprattutto nelle ore più calde, perché può alterare la termoregolazione e dare un falso senso di benessere.

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