Bambini di campagna a rischio obesità: lo studio finlandese che sfata il mito della vita rurale

Vivere in mezzo alla natura non stimola l’attività fisica, anzi. Questo almeno è quello che ha scoperto lo studio su 1.000 bimbi tra i 3 e i 4 anni presentato al Congresso di Malaga

di Redazione Salus
16 maggio 2025
Non sempre la campagna invita a muoversi: uno studio rivela il rischio obesità nei bambini che vivono lontano dalla città

Non sempre la campagna invita a muoversi: uno studio rivela il rischio obesità nei bambini che vivono lontano dalla città

Sfatato anche il luogo comune dei bambini di campagna sempre attivi in mezzo alla natura. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, vivere lontano dalla città non garantisce automaticamente uno stile di vita più sano per i più piccoli. Anzi, secondo uno studio finlandese presentato al recente Congresso europeo sull'obesità di Malaga, i bambini che crescono in ambienti rurali sono più esposti a comportamenti sedentari rispetto ai loro coetanei dei contesti urbani, risultando così anche più frequentemente in sovrappeso.

Più tempo davanti allo schermo, più grasso sull’addome

Lo studio è stato condotto in Finlandia su un campione di 1.080 bambini di età compresa tra i 3 e i 4 anni nell’ambito del progetto internazionale Sunrise, che monitora a livello globale l’aderenza dei bambini sotto i 5 anni alle linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) su attività fisica, sonno e comportamento sedentario. Il 57% dei piccoli presi inconsiderazione viveva in città, il restante 43% in zone rurali.

Ai bambini è stato fatto indossare per una settimana un accelerometro, un dispositivo che consente di misurare l’intensità e la durata tanto dell’attività fisica quanto dei comportamenti sedentari. I genitori dei piccoli hanno inoltre fornito informazioni dettagliate sulle ore di sonno, sul tempo trascorso davanti agli schermi e sulle abitudini alimentari (in particolare il consumo di bevande zuccherate e snack poco salutari). I ricercatori hanno poi misurato peso, altezza e circonferenza vita per calcolare l'indice di massa corporea (BMI) e il rapporto vita-altezza (WHtR), che viene considerato dagli specialisti un indicatore più preciso dell'eventuale obesità addominale.

Cosa è emerso dal confronto tra campagnoli e cittadini? I bambini delle aree rurali si sono rivelati mediamente più sedentari e abituati a passare più tempo davanti agli schermi di Tv, tablet e smartphone (86 minuti al giorno contro i 74 degli altri). Con la bilancia che ha poi confermato gli effetti di quell’essere meno attivi: il 24% dei bambini di campagna è infatti risultato obeso o in sovrappeso contro il 16% di quelli di città; mentre il 19% denunciava un’obesità addominale contro il 13% dell’altro gruppo.

I limiti dello studio

Lo studio presenta alcuni limiti da considerare, a partire dal fatto che è stato sviluppato esclusivamente in Finlandia, un Paese con specificità culturali, climatiche e infrastrutturali difficilmente riportabili ad altri contesti.

Le aree rurali finlandesi, per esempio, potrebbero offrire meno opportunità di socializzazione e di attività organizzate per i bambini rispetto a quelle di regioni con una maggiore densità demografica e condizioni meno estreme. Inoltre, l'essersi affidati ai resoconti dei genitori per alcuni dati (come l'uso degli schermi e il sonno, in cui i campagnoli sono risultati di poco più inclini dei cittadini) può aver introdotto alcuni margini di errore nelle valutazioni. Tuttavia, quanto rilevato dai ricercatori finlandesi è assai interessante, perché sottolinea che il contesto ambientale non può da solo stimolare stili di vita più attivi e sani.

Le raccomandazioni per i genitori

L’Oms stima che in Europa circa un bambino su tre è in sovrappeso o addirittura obeso: situazioni che, se non corrette con un cambiamento di stili di vita, aumentano il rischio di patologie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e anche problemi psicologici.

Come rimediare? Le raccomandazioni degli studi internazionali parlano chiaro: sotto i 5 anni i bambini dovrebbero fare almeno 180 minuti di attività fisica al giorno (intesa ovviamente anche come gioco), dormire un numero adeguato di ore e limitare l’uso degli schermi a meno di un’ora al giorno.