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Compiti delle vacanze, è l’ora dello sprint

Gioco, studio, riposo, pasti e spuntini riprendono un ritmo più ordinato

21/08/2022 - di Maurizio Maria Fossati
genitori figli psicologia pedagogia

Ultimi giorni per finire i compiti delle vacanze. E allora diamoci dentro. Ma senza ansia, anzi sfruttando l’occasione per tornare serenamente a una vita più regolare. Gioco, studio, riposo, pasti e spuntini riprendono un ritmo più ordinato a tutto vantaggio del benessere generale del bambino. Questo ritorno all’equilibrio dovrebbe anche contribuire a fare rifiorire la voglia di tornare a scuola, rincontrare i compagni e imparare cose nuove.

 

Motivazioni

Entusiasmo, ci vuole entusiasmo. E i genitori possono trasmetterlo supportando l’impegno dei figli. La partecipazione e la condivisione sono la ricetta giusta per stimolare positivamente i bambini. «Il supporto affettuoso di un genitore – spiega Patrizia Picco, Pediatria in gruppo di Muggiò (MB) – dovrebbe riuscire a trasformare l’impegno dei compiti delle vacanze in un bel gioco da fare insieme. È così che dovrebbe rinascere la voglia di tornare a scuola per rivedere gli amici e imparare le tante cose – a volte belle, a volte noiose – che ci serviranno nella vita. Prepararsi con serenità al nuovo anno scolastico dovrebbe aiutare a consolidare il senso di responsabilità del bambino, dandogli autostima e sicurezza. Avere accanto un genitore è certamente rassicurante e formativo. E poi, questi momenti in comune possono permettere di impostare una vita più ordinata, accompagnata da un’alimentazione sana e dalle necessarie attività ricreative e sportive».

 

Sedentarietà

«I nostri bambini sono assediati dagli eccessi di zuccheri, sale e grassi saturi – sottolinea Ambrogina Pirola, Pediatria in Gruppo di Muggiò –. In Italia, un bambino su 4 è in sovrappeso. Più di uno su 10 è obeso. E l’eccesso di peso va di pari passo con la sedentarietà e con le lunghe ore trascorse davanti a un videogioco o alla televisione. Cattive abitudini che hanno portato a registrare casi di diabete alimentare (tipo 2) anche in giovane età. E purtroppo non dobbiamo dimenticare che un bambino obeso nell’80% dei casi diventerà un adulto obeso».

 

Pietanze

Allora che fare? Dal punto di vista alimentare, la dieta mediterranea è scientificamente riconosciuta come assolutamente salutare ed equilibrata. Basterebbe non eccedere nelle porzioni. Nel dettaglio, tra pasti e spuntini, si dovrebbero consumare 5 porzioni tra frutta e verdura al giorno, privilegiando i prodotti stagionali. Bene mangiare cereali integrali, riso integrale, legumi, orzo, avena, mais e segale. Ottimi i pesci di piccola taglia (pesce azzurro) che presentano minore rischio-mercurio. Da ridurre il consumo di carni rosse. Da evitare i cibi ultra-processati. Stop a succhi di frutta e bibite ricche di zuccheri, merendine e, in genere, al cibo spazzatura che contiene grassi, sale e zuccheri in abbondanza.

 

Emulazione

«In definitiva – afferma la dottoressa Pirola –, dobbiamo evitare che le calorie introdotte col cibo siano superiori a quelle che servono per vivere. Fin dai primi anni di vita, tutti i bambini dovrebbero essere educati alla corretta alimentazione. E il gusto, il piacere di consumare cibi sani, dovrebbe essere stimolato giocando. Volete che un bambino impari a mangiare frutta e verdura? Stimolatelo facendolo divertire. Ma soprattutto insegnate ai piccoli cosa mangiare attraverso l’esempio».