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Bambini e sonno, perché bisogna dormire almeno 9 ore per notte

Almeno 9 ore, ma anche fino a 12 per notte. È questo l’orario consigliato per le ore di sonno nei bambini: al di sotto delle 9, i piccoli in età scolare rischiano carenze a lungo termine nelle capacità cognitive e nella salute in generale.

03/08/2022
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Almeno 9 ore, ma anche fino a 12 per notte. È questo l’orario consigliato per le ore di sonno nei bambini: al di sotto delle 9, i piccoli in età scolare rischiano carenze a lungo termine nelle capacità cognitive e nella salute in generale.
Lo spiega uno studio condotto alla University of Maryland School of Medicine (UMSOM) che rivela il nesso fra le poche ore di sonno e cambiamenti significativi in alcune regioni cerebrali responsabili della memoria e dell’intelligenza. I ragazzi che dormono poco, ad esempio, sono più soggetti a sviluppare problemi di salute mentale come depressione, ansia e comportamenti impulsivi. E il sonno insufficiente è stato anche collegato a difficoltà cognitive con la memoria, la risoluzione dei problemi e il processo decisionale.

 

9 ore di sonno per una vita sana

Lo studio, pubblicato sulla rivista The Lancet Child & Adolescent Health, parte dal presupposto che molte agenzie per la salute raccomandano ai bambini di età compresa tra i 6 e i 12 anni di dormire regolarmente dalle 9 alle 12 ore a notte per avere una salute ottimale. Si tratta di un’indicazione corretta?
In realtà fino ad oggi nessuno studio aveva esaminato l’impatto a lungo termine di un sonno insufficiente sullo sviluppo cognitivo dei preadolescenti. E sappiamo bene come il sonno, fondamentale per la crescita, può essere spesso trascurato durante le giornate dei bambini, tra compiti, impegni familiari e attività extrascolastiche.

I ricercatori americani hanno esaminato i dati raccolti nello studio Adolescent Brain Cognitive Development (ABCD, il più grande studio a lungo termine sullo sviluppo del cervello e sulla salute dei bambini negli Stati Uniti) su oltre 8.300 soggetti. Si tratta di risonanza magnetica, cartelle cliniche e sondaggi compilati dai partecipanti e dai loro genitori.
È emersa la conferma di alcuni sospetti: “Abbiamo scoperto che i bambini che dormivano poco, meno di nove ore a notte, all’inizio dello studio avevano meno materia grigia o un volume minore in alcune aree del cervello responsabili dell’attenzione, della memoria e del controllo dell’inibizione rispetto a quelli con abitudini di sonno sane”, spiega l’autore dello studio Ze Wang.

 

I danni a lungo termine del mancato sonno

Queste differenze cognitive sembra persistano dopo due anni dalle prime analisi: “un dato preoccupante che suggerisce un danno a lungo termine per chi non dorme abbastanza”.
Si tratta dai primi dati che abbiamo a disposizione sull’impatto a lungo termine della mancanza di sonno nei bambini, e un sostegno scientifico alle raccomandazioni ‘ufficiali’.
Un altro elemento degno di nota è il fatto che i partecipanti al gruppo che dormiva correttamente tendevano a ridurre le ore di sonno nel corso di due anni (cosa normale quando i bambini si avvicinano all’adolescenza), mentre chi dormiva poco, non cambiava abitudini.

Ora, spiegano i neuroscienziati, “Sono necessari ulteriori studi per confermare i nostri risultati e per vedere se eventuali interventi possono migliorare le abitudini di sonno e invertire i deficit neurologici”.