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Arresto cardiaco, test salvavita azzera rischio morte improvvisa

Sindrome di Brugada, l'annuncio di Iacopino: “Scovata l'anomalia ecg che consente di prevenire aritmie letali, così abbiamo salvato cinque pazienti". La scoperta del team GVM validata dall’American Journal of Cardiology

08/07/2022 - di Alessandro Malpelo

Le chiamano cardiopatie silenti, sono quelle rare forme fulminanti che colpiscono al cuore nel momento del massimo sforzo giovani calciatori, durante la partita. Sono casi che sfuggono ai controlli accurati, e il più delle volte finiscono in tragedia, come si è visto negli sport a vari livelli (professionisti, dilettanti o improvvisati che siano), ma allo stesso modo il cuore si può fermare durante un lavoro manuale, per uno stress improvviso, o nel corso della notte.

 

Gli atleti in arresto cardiaco, anche quelli soccorsi tempestivamente col defibrillatore, non sempre rispondono alle manovre della rianimazione. Da oggi finalmente più persone riusciranno a salvarsi, la notizia che tanti aspettavano è arrivata.

 

Fulmine a ciel sereno

Nel caso della sindrome di Brugada, una delle cause ricorrenti della sincope degli sportivi, che colpisce come un fulmine a ciel sereno, è possibile prevedere il fattore di rischio e rimuoverlo  in tutta sicurezza, prima che accada l’irreparabile. “Cinque pazienti asintomatici sono stati selezionati e salvati grazie alla nostra intuizione, abbiamo individuato un parametro ecg che permette, con valore predittivo, di scovare soggetti a rischio morte improvvisa e porre rimedio”, ha annunciato Saverio Iacopino, medico aritmologo artefice della scoperta conseguita con il suo team, in GVM Care & Research. L’articolo che analizza i successi conseguiti è stato pubblicato dall’American Journal of Cardiology, che in questo modo ha validato i risultati.

 

Rischio imponderabile

La sindrome di Brugada, all’origine di tante morti improvvise che ciclicamente sconvolgono l’opinione pubblica, è costata la vita al calciatore Davide Astori, capitano della Fiorentina, al centrocampista Piermario Morosini,  al diciannovenne Thomas Rodriguez beniamino della Ligue2 francese, e allo stesso modo ha fermato dozzine di giovani e meno giovani. Come mettere la parola fine a una simile strage? Gli atleti professionisti si sottopongono a ogni genere di controlli in medicina dello sport: dall’elettrocardiogramma alle prove da sforzo, passando per analisi del sangue, spirometria, test genetici, ecocardiografia, e altri esami, secondo il giudizio dello specialista. Eppure sappiamo che ancora oggi esiste un rischio imponderabile che sfugge alle indagini, anche quelle più sofisticate, perché le cardiopatie silenti, come dice il nome, sono in massima parte malattie insospettabili.

 

Elettrocardiogramma rivelatore

Ora finalmente una predisposizione è stata smascherata, nella rara sindrome di Brugada, da un segno caratteristico che si produce in una frazione di secondi sul tracciato ecg, quindi mediante un test rilevabile con un elettrocardiogramma. In una discreta percentuale di casi, in presenza di un sospetto per sindrome di Brugada all’interno di un preciso pattern, suffragato da una anomalia nel cosiddetto intervallo dST-Tiso, sarà possibile fare prevenzione, istituendo le procedure correttive del caso. I disturbi dell’attività elettrica del cuore nella sindrome di Brugada (e la sindrome del QT lungo, altro inconveniente tristemente noto) si manifestano in assenza di anomalie strutturali del cuore (secondo alcuni autori nemmeno si configura una cardiomiopatia propriamente detta) ma tali alterazioni possono dare tachiaritmie ventricolari gravi, talvolta con esito infausto. Si ritiene che siano presenti mutazioni geniche a carico dei cosiddetti canali ionici (regolano il flusso delle cariche elettriche per trasmettere l’impulso che genera la contrazione).

 

Elettrofisiologia e aritmologia

L’annuncio della scoperta, dicevamo, è uscito sull’American Journal of Cardiology da un gruppo di ricercatori di GVM Care & Research, gruppo ospedaliero fondato in Italia da Ettore Sansavini, numero uno nella cardiochirurgia. La prima firma dello studio, Saverio Iacopino, è medico del Maria Cecilia Hospital di Cotignola, coordinatore dell’équipe di elettrofisiologia. La squadra si occupa di aritmie, defibrillatori, pacemaker, sono questi dei superesperti del tessuto di conduzione del cuore, la rete che distribuisce gli stimoli necessari alla contrazione del muscolo cardiaco. Questi pionieri della moderna aritmologia, a seconda dei casi, operano a stretto contatto con specialisti in cardiologia, cardiochirurgia, neonatologia, geriatria, emodinamica, radiologia e diagnostica per immagini.

 

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