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Anche Fido soffre di ’ansia da separazione’

Come comportarsi quando il cane ci segue h24 o manifesta sintomi eccessivi di disagio se lo lasciamo in casa

22/08/2021 - di Gloria Ciabattoni

Un cane che quando si torna a casa ci fa le feste, ci salta addosso e ci riempie di baci fa la gioia di ogni padrone. Ma se il cane è troppo “mammone” siamo in presenza di una vera patologia. Perché ci sono amici a quattro zampe che non tollerano neppure il minimo distacco dal loro compagno umano: intristiscono, smettono di mangiare, diventano apatici. Cosa fare, e soprattutto come prevenire un simile comportamento? Innanzitutto bisogna agire fin da piccolo, abituando il cucciolo a stare a casa da solo per qualche ora. Se abbiamo l’abitudine di portarlo con noi sul luogo del lavoro, poi naturalmente stare con lui a casa, non potremo meravigliarci se si attaccherà a noi anche troppo. Ma spesso è il carattere dell’animale a renderlo vittima dell’ansia da separazione. Ce ne accorgiamo quando fin da piccolo ci segue ovunque (anche in bagno, e cerca di infilarsi con noi sotto la doccia!), diventa mogio mogio se si accorge che usciamo senza di lui, si infila nel letto appena ci corichiamo, si accoccola ai nostri piedi (o piuttosto sui nostri piedi) appena ci mettiamo a sedere.

 

A cosa è dovuto questo comportamento? Può essere segno di un’insicurezza che il pet si porta dietro fin da piccolo, forse era il più debole di una cucciolata e veniva trascurato e quando finalmente ha trovato chi si prendeva cura di lui, non lo vuole lasciare un attimo per paura di essere abbandonato. Ma anche un cane preso da un canile da adulto può attaccarsi morbosamente: all’inizio può essere diffidente poi ma mano che prende fiducia nell’essere umano, lo segue passo passo, per timore di finire nuovamente nel nulla. Anche lo stress può incidere: cambiamenti in famiglia, come l’arrivo di un cucciolo o di un bebè, possono rendere insicuro il cane, che diventa ’appiccicoso’. In questi casi non bisogna trascurarlo, anzi farlo partecipe del nuovo assetto famigliare, in modo che non senta minacciato il suo ruolo e di conseguenza si ritagli i propri spazi.

 

Poiché vivere con un cane attaccato a noi h24 può essere fastidioso, cerchiamo di ignorarlo un poco quando ci viene addosso, coccolarlo sì ma il giusto, e soprattutto se è in buona salute, portarlo a fare delle belle passeggiate che lo stanchino. Insomma bisogna far sì che senta la nostra presenza e il nostro affetto anche se siamo un po’ distanti. Terapie farmacologiche? Sarà il veterinario a decidere se ricorrere a medicine antistress, ricordando che ci sono anche farmaci omeopatici, comunque è da evitare il “fai da te”. Anche la vecchiaia può incidere nel comportamento: se l’animale manifesta problemi alla vista o all’udito, non è raro che si attacchi sempre più al padrone, cercando sicurezza.

 

In questo caso bisogna avere molta pazienza, rassicurare Fido con carezze e fare in modo che si senta vicino a noi, e soprattutto non cambiargli l’ambiente in cui vive: se si trova vicino a luoghi e oggetti riconoscibili, nei quali sente il nostro odore, sarà meno spaesato.