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Ambiente e stili di vita, dieci priorità per la nostra salute

Decalogo dell'Osservatorio Innovazione

24/02/2023
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La salute del genere umano e quella del pianeta sono legate a filo doppio. Si sciolgono i ghiacciai, i fiumi sono in secca, i cambiamenti climatici favoriscono il ritorno di malattie tropicali che parevano scongiurate alle nostre latitudini. Gli sprechi alimentari sono all’ordine del giorno, la qualità dei nutrienti a volte lascia a desiderare, l’effetto serra impone scelte responsabili riguardo l’impiego di energie rinnovabili. Come evitare il collasso della società dei consumi? Per cercare di dare risposte ai tanti interrogativi, l’Osservatorio Innovazione di Motore Sanità ha stilato un memorandum sugli stili di vita, interpellando specialisti e aziende sanitarie nel corso della Winter School di Pollenzo, organizzata con il patrocinio dell’Università degli Studi delle Scienze Gastronomiche. Questi i dieci punti che richiamano l’attenzione degli esperti.

 

1. Infezioni emergenti minacciano la nostra salute. Come ormai ampiamente dimostrato, le epidemie possono essere aggravate dall’inquinamento atmosferico. La situazione richiede interventi che vanno affrontati con un approccio globale.

 

2. Le diete malsane causano più di 950mila decessi in Europa e il 40% della popolazione abbandona la dieta mediterranea. È necessaria un’inversione di rotta. Gli elevati tassi di sovrappeso e obesità causati dal cibo spazzatura, e la sedentarietà, si rendono corresponsabili di gravi patologie, dal diabete al cancro.

 

3. La ristorazione dovrebbe riscoprire le pietanze semplici, prodotti di stagione, piatti della tradizione, gustosi senza elaborazioni, senza eccesso di sale per esaltare i sapori. Stessi principi dovrebbero valere per la refezione ospedaliera durante la degenza, e la refezione scolastica. L’educazione alimentare deve orientare le scelte.

 

4. L’etichettatura deve essere rispettosa dei componenti naturali della dieta mediterranea. È il senso del Med Index, uno strumento per distinguere alimenti sani per l’uomo e sostenibili per il pianeta.

 

5. Riqualificare il Servizio sanitario nazionale in modo da garantire la migliore presa in carico del paziente e una oculata gestione delle risorse del PNRR.

 

6. In medicina si rende necessario progettare e introdurre nuove tecnologie digitali per rispondere alla necessità di salute e assistenza nel nostro Paese in un’ottica di sostenibilità e maggiore efficienza.

 

7. Le cronicità richiedono interventi concreti. Quattro italiani su 10 soffrono di almeno una malattia cronica e 2 su 10 di due o più malattie croniche. Il paradigma scientifico di riferimento è quello della one-health, che lega ambiente, nutrizione e salute.

 

8. I fumatori in Italia sono 12,4 milioni di fumatori, nonostante i divieti. Fermo restando che la proposta numero uno è smettere di fumare, i professionisti e gli esperti di settore ritengono che occorra intraprendere una strada basata sulla riduzione del danno attraverso le alternative esistenti.

 

9. Salute mentale: aumentano casi di autolesionismo, depressione, anoressia, poliabuso di sostanze e atti di violenza soprattutto tra gli adolescenti. Si rende necessario riportare la salute mentale al centro dell’agenda politica, salvaguardare l’inclusione e integrare i servizi sociali e sanitari per i pazienti psichiatrici.

 

10. Colesterolo e diabete sono killer silenziosi. Vengono in aiuto alimentazione, prevenzione, nuovi farmaci, ma c’è anche attenzione rispetto all’utilizzo di rimedi naturali, come integratori e nutraceutici, messi a punto sull’evidenza clinica. Le strategie dietetiche che ad oggi si sono rivelate più efficaci sono la riduzione di acidi grassi saturi, l’introduzione di fitosteroli e l’aderenza alla dieta mediterranea.