Malva e biancospino fan felice l’intestino
Quando si è superata la fase acuta, per la colite spastica queste due piante offrono una alternativa fitoterapica.

Quando si è superata la fase acuta, per la colite spastica queste due piante offrono una alternativa fitoterapica.
Le coliti sono patologie infiammatorie del colon. Ce ne sono di vari tipi, da quelle più gravi quali la colite ulcerosa fino a forme fortunatamente più semplici quale appunto la colite spastica spesso denominata anche colite nervosa, e qui il nome la dice lunga. Il colon è una parte dell’intestino molto molto sensibile agli stati umorali; basta una cattiva notizia, un attacco di ansia e il colon si contrae, creando spasmi dolorosi. I soggetti più colpiti sono i giovani e gli anziani. Fortunatamente queste forme risentono molto bene della fitoterapia. Le piante medicali da usare come infuso sono diverse: Malva e Carcade (anche essa una malvacea) e soprattutto melissa e biancospino.
La malva è in assoluto la pianta delle meraviglie. I suoi derivati leniscono il dolore e disinfiammano le pareti intestinali infiammate; ha anche una blanda azione lassativa utile per svuotare l’intestino che nei soggetti ansiosi è sempre un po’ bloccato.
Nei popoli del nord la malva era considerata pianta sacra. Gli irlandesi in particolare sono talmente affezionati a questa meraviglia botanica da verniciare i loro taxi con una tinta che ricorda il colore dei fiori di malva. Stessi meriti li ha il Carcade, parente stretto della malva.
Melissa e biancospino invece calmano e tranquillizzano il soggetto ansioso combattendo fortemente gli spasmi dolorosi tipici della colite nervosa. Non solo: la melissa è un esempio della polifunzionalità delle piante medicali. visto che protegge e fortifica la flora batterica intestinale considerata ormai il nostro esercito personale.
Inoltre, usando queste piante medicali si proteggono fortemente le vie urinarie soprattutto nella donna. Sappiamo che nella donna le cistiti sono molto più frequenti che nell’uomo per via della uretra piu corta. Se è in atto una cistite violenta (e lo sono spesso) a mio avviso la fitoterapia puo’ fare poco: si userà quindi un antibiotico per far passare la fase acuta. Poi però queste erbe saranno validissime per evitare recidive.
Ma la meraviglia di queste erbe medicali non finisce qui. Tutte le piante elencate, se usate bene, possono essere di aiuto anche nelle patologie prostatiche. Una ipertrofia prostatica ben risente di infusi antinfiammatori cui ovviamente va aggiunta anche una sana alimentazione. In particolare sono i pomodori con la loro ricchezza in una molecola chiamata licopene a fare dei piccoli miracoli. Sserve con una precisazione :il licopente è molto più presente nel pomodoro cotto che in quello crudo. E quindi certamente in estate tante insalate di pomodori ma alla sera uno spaghetto o una pizza con tanta pomarola sarà il benvenuto.
C.V.