Hamburger Day, lo chef stellato Vissani: “Mini porzioni per la salute. Il segreto? Cuocerli poco”
Il 73enne avverte: “Non è una pietanza di serie B”. Ecco i consigli del famoso cuoco umbro per renderlo appetitoso senza pericoli. Qualche idea: “Può fare da aperitivo in forma mignon con salsa alla carbonara o mango al whisky”

Lo chef stellato Gianfranco Vissani
Hamburger Day, una giornata dedicata al piatto simbolo della cucina americana, che ha conquistato l’Italia. Mentre nel mondo della salute si discute sull’impatto dell’alimentazione sul nostro corpo – soprattutto sugli effetti della carne rossa sull’infiammazione cronica – il 28 maggio si celebra nel mondo il panino più amato da grandi e bambini: il mitico hamburger.
Vissani: "Non è una pietanza di serie B”
Demonizzato da vegani e vegetariani, tollerato dai medici – che sempre più spesso mettono in allerta sull’abuso di carne rossa e il rischio di tumore – l’hamburger è stato per anni liquidato come un cibo lontanissimo dai canoni gourmet. Ma ora lo chef stellato Gianfranco Vissani riabilita l’hamburger, purché sia di qualità.
“L'hamburger, negli Stati Uniti, è nato come un piatto di recupero degli scarti di carne. Si utilizzava quella più vicina all'osso, che aveva un odore più intenso", raccontar Vissani.
Oggi è entrato a pieno titolo delle cucine, come preparazione internazionale di successo. “Non è una pietanza di serie B, ha spazio anche nella cucina gourmet ed è in grado di conciliare salute e gusto se si scelgono ingredienti di qualità e mini porzioni”. continua il 73enne, due stelle Michelin.
“Ecco il segreto per l’hamburger perfetto”
Il segreto? “Cuocerli poco, perché la carne deve rimanere rosata”. Il suggerimento dello chef è preparare “hamburger mignon accompagnati da prodotti scelti. Per esempio, per l'aperitivo possono essere presentati con una fettina di
mango marinato con whisky e salvia”, continua Vissani. "Ma sono diversi i modi in cui possono essere valorizzati".Per esempio, “un mini hamburger con carne chianina può essere accompagnato da una salsa alla carbonara. Oppure con i tanti eccellenti ingredienti del nostro territorio: aceto balsamico e formaggi. Il vantaggio della cucina gourmet è che le piccole quantità ci permettono di gustare tante cose diverse senza pesare sulla salute”.
Lo chef: "Non bisogna demonizzare la carne rossa”
In questo senso "non bisogna demonizzare la carne rossa – precisa Vissani – basta puntare sulla riduzione delle porzioni e sulla varietà. Inoltre, la cucina tradizionale italiana ha moltissimi piatti salutari che possono equilibrare l'alimentazione senza sacrificare il gusto o dover rinunciare a qualcosa”.