Flavonoidi, alleati naturali della salute: “Aiutano a vivere meglio e più a lungo”

“Semplici modifiche alla dieta favoriscono l’invecchiamento sano”. L’ultima scoperta della scienza: abbassano il rischio di demenza, diabete e malattie cardiache

di MARINA SANTIN
10 maggio 2025
I flavonoidi aiutano a vivere sani più a lungo

I flavonoidi aiutano a vivere sani più a lungo

I flavonoidi sono sostanze naturali di origine vegetale dalle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Per questo rientrano nell'elenco del Ministero della Salute: ‘Altri nutrienti e altre sostanze ad effetto nutritivo o fisiologico’.

Si trovano in molti alimenti, dal tè nero al cioccolato, ma ne sono ricche soprattutto frutta (mele, frutti di bosco, uva, agrumi) e verdura (broccoli, cipolla) e, grazie alle loro benefiche virtù, contribuiscono a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e di alcuni tipi di cancro

Ma non è solo per questo che non bisognerebbe mai farseli mancare nella dieta, facendo attenzione a non abbinarli con alimenti (spesso insospettabili), che, al contrario, ne impediscono l’assorbimento.  

L’ultima scoperta della scienza

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'Edith Cowan University, della Queen's University di Belfast e della Harvard T.H. Chan School of Public Health, ha scoperto che gli alimenti ricchi di flavonoidi potrebbero contribuire favorire un invecchiamento sano, contrastando l’insorgere di complicazioni legate all’età come maggiore fragilità, compromissione della funzionalità fisica e cattiva salute mentale.

“L'obiettivo della ricerca medica non è solo quello di aiutare le persone a vivere più a lungo, ma anche di garantire che rimangano in salute il più a lungo possibile - spiega il dottor Nicola Bondonno, docente a contratto presso l'ECU - sappiamo da ricerche precedenti che le persone che assumono una maggiore quantità di flavonoidi tendono a vivere più a lungo e hanno anche meno probabilità di contrarre le principali malattie croniche come demenza, diabete o malattie cardiache. Il nostro studio dimostra che tendono anche a invecchiare meglio”.  

Rischio inferiore per le donne  

Lo studio, che ha analizzato i dati di 62.743 donne e 23.687 uomini nell'arco di 24 anni, ha evidenziato che le donne con il più alto apporto di flavonoidi presentavano un rischio inferiore di fragilità (-15%), di compromissione della funzionalità fisica (-12%) e di cattiva salute mentale (-12%) rispetto a quelle con apporto minore.

Negli uomini sono state state osservate minori correlazioni, ma un apporto di flavonoidi superiore era comunque collegato a un minor rischio di cattiva salute mentale. "I flavonoidi sono ben noti per ridurre lo stress ossidativo e l'infiammazione, sostenere la salute dei vasi sanguigni e persino contribuire a mantenere la massa muscolare scheletrica, tutti fattori importanti per prevenire la fragilità e preservare la funzionalità fisica e la salute mentale con l'avanzare dell'età - sottolinea l'autore senior dello studio prof. Aedin Cassidy della Queens University di Belfast - e il consumo regolare di alimenti che ne sono ricchi potrebbe favorire un invecchiamento più sano”.  

Cambiare abitudini serve  

Quando alcuni partecipanti durante gli anni dello studio hanno modificato le loro abitudini aumentando l'assunzione di alimenti ricchi di flavonoidi di tre porzioni al giorno si è visto diminuire dal 6% all'11% il rischio in tutti tre gli i fattori dell'invecchiamento nelle donne e del 15% quello di cattiva salute mentale negli uomini.

“Questi risultati sottolineano il potenziale che semplici modifiche alla dieta possono avere sul migliorare la qualità della vita complessiva e contribuire all'ottimizzazione di un invecchiamento sano", conclude il professor Eric Rimm della Harvard T.H. Chan School of Public Health.