Effetto barriera dell'intestino limita introito di calorie
Lotta al sovrappeso, microbiota intestinale può svolgere una azione di filtro
In tema di peso corporeo, per anni si è pensato che le calorie ingerite fossero tutte uguali ma da tempo sappiamo che le cose stanno diversamente, entrano in gioco anche i meccanismi che regolano l’assorbimento a livello di mucose del tubo digerente. Uno studio pubblicato su Nature Communications chiama in causa l’effetto barriera dell’intestino, vediamo come sfruttare al meglio questa caratteristica per limitare l’introito calorico.
Questione di calorie
Il corpo umano, infatti, sembra reagire in maniera diversa alle calorie ingerite da cibi integrali ricchi di fibre rispetto a quanto succede con gli alimenti industriali raffinati e processati. Il motivo? Gli alimenti trasformati a basso costo vengono assorbiti più rapidamente nel tratto gastrointestinale superiore, il che, tradotto, significa più calorie che si andranno a fissare. Allo stesso tempo, ciò significa un impatto calorico minore sul microbioma intestinale.
Fibre
Le diete ricche di fibre saziano rapidamente e impegnano la flora batterica intestinale, due meccanismi che aiutano a ridimensionare l’apporto calorico complessivo. Karen D. Corbin, ricercatrice presso l’AdventHealth Translational Research Institute of Metabolism and Diabetes di Orlando e autrice principale della ricerca, mette in guardia: con una dieta tipicamente occidentale ricca di prodotti raffinati, carichi di zuccheri e grassi, quasi tutta l’energia e le calorie ci restano incollate addosso, solo in minima parte scendono verso il colon retto. Le persone con obesità pronunciata hanno una geografia batterica diversa rispetto alle persone magre.
Microbioma
Per microbioma si intende l’insieme del patrimonio genetico dei microrganismi che popolano specifici tessuti, come gli epiteli. Questi batteri, che compongono il microbiota, hanno importanti funzioni regolatorie, tra cui la difesa dell’organismo dai patogeni, l’elaborazione di enzimi, vitamine, e nell’intestino possono modulare le dinamiche relative all’assorbimento dei nutrienti. Dunque, microbioma e microbiota sono termini relativi allo stesso insieme, ma mettono in luce aspetti differenti. Microbioma si riferisce al concetto di patrimonio genetico dei germi intestinali considerati tutti insieme, dunque una astrazione. Microbiota invece si riferisce alla popolazione in quanto tale, una sorta di censimento qualitativo e quantitativo dei microrganismi che galleggiano nel contenuto fecale.
Diete ad hoc
Sean Gibbons, studioso del microbioma, professore presso l’Institute for Systems Biology di Seattle, ha ipotizzato che le persone in sovrappeso, secondo questa impostazione, potrebbero perdere peso, e bruciare più facilmente il grasso corporeo, abbracciando diete specifiche che sfruttano l’effetto barriera insito nel microbioma intestinale, quindi limitando l’assorbimento senza dover ridurre drasticamente l’introito di calorie durante la giornata.