Perché il caffè aiuta le donne a vivere più sane e più a lungo. Quante tazzine: lo dice la scienza
Una tazza al mattino non serve solo a darsi la carica per la giornata. Secondo un ampio studio americano è anche un concentrato di salute dai benefici effetti nella terza età

Il caffè aiuta le donne a invecchiare bene
Una tazza di caffè a colazione non è solo una scarica di energia per affrontare al meglio la giornata: per le donne è anche un vero e proprio concentrato di salute, che favorisce un miglior stato fisico e mentale nella terza età.
Uno studio su quasi 50 mila donne
A promuovere il caffè a “elisir di più lunga e più sana vita” è una ricerca presentata alla recente conferenza Nutrition 2025 e basata sul Nurses' Health Study, un ampio studio osservazionale che ha raccolto informazioni dettagliate su alimentazione e salute di 47.513 donne, seguite per quasi trent’anni dal 1984 al 2016.
In particolare, è stato considerato il consumo di caffeina in relazione a un “invecchiamento in buona salute”, che gli studiosi hanno stabilito secondo criteri rigorosi: vivere almeno fino ai 70 anni, non essere colpite dalle principali malattie croniche, mantenere una buona funzionalità fisica, avere una salute mentale stabile, non dimostrare decadimento cognitivo né disturbi della memoria.
Inoltre, sono stati considerati fattori che possono influenzare un invecchiamento sano come il peso corporeo, il fumo, l’alcol, l'attività fisica, il livello di istruzione e la quantità di proteine nella dieta.

Funziona fino a 5 tazzine al giorno
Tra le quasi 50 mila donne seguite dal Nurses' Health Study, secondo i ricercatori americani alla fine erano 3.706 quelle che potevano essere considerate come persone invecchiate in buona salute. Analizzando i loro dati, è emerso che tra i 45 e i 60 anni queste signore avevano consumato in media 315 mg di caffeina al giorno, ovvero la quantità contenuta in tre tazze piccole di caffè o in una tazza e mezza grande secondo gli standard odierni. Oltre l'80% di questa quantità di caffeina giornaliera proveniva dal consumo regolare di caffè.
Ulteriori calcoli hanno indicato che ogni tazza in più di caffè consumata quotidianamente nella mezza età dal gruppo di donne più sane rispetto alle altre può essere associata a un aumento dal 2% fino al 5% delle probabilità di invecchiare bene. L’effetto positivo è però stato osservato fino a un massimo di cinque tazzine al giorno (circa 2,5 tazze grandi), oltre le quali non sono stati rilevati significativi benefici aggiuntivi sulla salute.
La dose consigliata dai ricercatori
Nell’evidenziare il fatto che il caffè da solo non può determinare un invecchiamento sano, per il quale serve un mix di corretti stili di vita (a partire da una corretta alimentazione e da una regolare attività fisica), gli autori dello studio hanno fissato in due tazze al giorno la dose di caffè che può essere considerata sicura e potenzialmente benefica.
Inoltre, un altro studio condotto sempre dallo stesso team ha evidenziato che fattori genetici e sensibilità individuale alla caffeina possono influenzare gli effetti. Ma quell’energizzante tazza mattutina di caffè può comunque essere sempre bevuta alla propria salute.