Un bambino su due non mangia verdure: 5 consigli della nutrizionista per una dieta sana

‘Eat Your Vegetables Day’, il 17 giugno è la giornata per sensibilizzare al consumo di verdure per una dieta equilibrata. Ne parliamo con la nutrizionista Laura De Gara, presidente della Società Italiana di biologia vegetale

di LAURA DE BENEDETTI
17 giugno 2025
Cinque consigli della nutrizionista per fare mangiare la necessaria quantità di verdure ai bambini

Cinque consigli della nutrizionista per fare mangiare la necessaria quantità di verdure ai bambini

“Le verdure non sono semplici contorni, ma alimenti con molte proprietà nutrizionali in grado di contribuire alla salute del nostro organismo. Se i bimbi li rifiutano s’impoverisce l’alimentazione di tutta la famiglia”. La dichiarazione, in occasione dell’Eat Your Vegetables Day, una ricorrenza nata negli Stati Uniti e celebrata il 17 giugno che si pone l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull’importanza di mangiare, in una dieta sana ed equilibrata, le verdure, è di Laura De Gara dell’Università Campus Bio-Medico di Roma.

Il no alle verdure di metà dei bambini

Secondo i dati dell’Osservatorio Nestlé, il problema, in Italia, inizia dai bambini che rifiutano le verdure fino alla famiglia che si fa condizionare nella spesa allontanandosi da un regime alimentare variegato: sono quasi 1 su 2 (46,4%) i bambini che non gradiscono verdure e legumi.  A risentirne, dunque, è l’intera popolazione.  Ad avvalorare questa tesi è un recente studio sulla longevità pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Medicine, che, per un periodo di 30 anni ha monitorato le diete e il processo d’invecchiamento di oltre 100mila persone di mezza età, scoprendo che, raggiunti i 70 anni, solo il 10% dei partecipanti alla ricerca mostrava un “invecchiamento sano”, considerando, oltre a problematiche di tipo fisico (come difficoltà a deambulare, diabete, patologie cardiache, problemi di pressione e patologie croniche di varia natura) anche sofferenze di natura cognitiva come carenze di memoria e stati depressivi. Ad invecchiare meglio sono stati coloro che, negli anni, hanno seguito un regime alimentare più vario ed equilibrato, includendo i vegetali: tra gli 8 regimi alimentari che hanno reso i migliori risultati, vi è anche la dieta mediterranea. 

Verdure alleate della salute

“Le verdure sono veri e propri alleati per la nostra salute, alimenti ricchi di vitamine e altri micronutrienti anche in grado di proteggerci da malattie croniche e allungare la nostra vita – conferma Laura De Gara, presidente della Laurea Magistrale in Nutrizione Umana e prorettrice vicaria del Campus Bio-Medico di Roma –. Vanno consumate ogni giorno, in varietà e quantità adeguate, per dare gusto e colore alla tavola e, al tempo stesso, prevenire rischi per il futuro. Fare in modo che i nostri figli, e in generale i nostri cari, siano in grado di apprezzare questi cibi è un dovere educativo e una responsabilità verso la propria famiglia ma anche nei confronti delle nostre comunità. Tollerare abitudini alimentari scorrette o diete poco varie e povere di vegetali espone a maggiori rischi di dover ricorrere a farmacoterapia in futuro, incidendo sui costi dei sistemi sanitari. E questo vale anche per i giovanissimi, tra i quali maggiore, purtroppo, è la propensione a ignorare o a rifiutare i vegetali come componenti essenziali del loro regime alimentare”, conclude De Gara.

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Bambini e carrello della spesa

Il fenomeno dell’allontanamento da verdure e legumi, come illustra l’Osservatorio Nestlé, riguarda tutte le fasce di età, ma è particolarmente rilevante tra i più piccoli. I quali, peraltro, mostrano di avere difficoltà anche con altri alimenti che contribuiscono a variare e a rendere più salutare l’alimentazione quotidiana, quali pesce (31,4%), cereali (20,3%), carne (19,3%) e frutta (16,9%). Ma in 6 famiglie su 10 (58,5%) sono i bambini che accompagnano la mamma (nel 49,2% dei casi, nel 30% il papà) al supermercato, indirizzandone inevitabilmente anche gli acquisti: “Queste abitudini alimentari finiscono per condizionare tutta la famiglia. Se è il bambino che decide il contenuto dei sacchi della spesa e se il bambino mostra di rifiutare determinati alimenti, quelli non verranno consumati o verranno consumati in quantità minori anche dai famigliari: genitori, fratelli e sorelle. Così si impoverisce il regime alimentare di tutta la famiglia, con i rischi conseguenti in termini di tutela della salute e del benessere. Una tendenza a non consumare i vegetali produrrà, sul lungo termine, conseguenze negative per la longevità e il benessere della popolazione”.

verdure
Cinque consigli della nutrizionista per fare mangiare la necessaria quantità di verdure ai bambini

Verdure, 5 consigli per farle mangiare ai bambini

Come è possibile, allora, convincere i bambini a seguire un’alimentazione più varia e sana?

Ecco 5 consigli per promuovere il consumo di verdure che emergono dal progetto Nutripiatto, pensato proprio per abituare i bambini alla buona prassi realizzato da Osservatorio Nestlè con Campus Bio-Medico di Roma.

#1 Verdure di colori diversi: più colori si mettono nel piatto, più nutrienti e antiossidanti si introducono nella dieta. I colori, inoltre, possono avere un effetto divertente e convincente per i bambini. È possibile stimolare la curiosità dei bimbi raccontando storie sulle verdure, illustrandone e rendendone attraenti i benefici. Le verdure sono fondamentali, ma vanno sempre integrate in un’alimentazione varia e bilanciata, senza escludere altri alimenti.

#2 Coinvolgimento e gioco: sono 4 su 10, secondo l’Osservatorio Nestlé, i bimbi che aiutano regolarmente chi si prende cura di loro a cucinare. Coinvolgerli nella preparazione delle verdure, facendo in modo che aiutino a pulirle e prepararle, può favorire la loro curiosità verso questi alimenti.

#3 Verdure in sughi e snack: se un bambino non mangia le verdure, sarebbe sbagliato fargli vivere questa mancanza come un’imposizione. L’importante è introdurle progressivamente nella sua alimentazione, cambiandone le abitudini in maniera soft. È possibile ad esempio aggiungere le verdure in primi piatti, panini e snack con sughi vegetali o piadine.

#4 Ricette sempre nuove: cambiare spesso le modalità di preparazione dei vegetali è d’aiuto. Allo stesso modo si possono tagliare le verdure in forme divertenti come stelline e fiorellini rendendo il piatto più attraente. 

#5 Condivisione: mangiare insieme, preparando piattoni dai quali possa servirsi tutta la tavolata, aiuta a trasmettere il valore delle verdure anche ai più piccoli. Se poi nella ‘ricetta’ si riesce ad aggiungere un po’ di allegria, meglio: la tavola deve essere un piacevole momento conviviale.

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