Benessere

Foreste toccasana per l’umanità, più verde meno malattie

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Per grandi e piccini: il tempo speso immersi nella natura fa bene al corpo e alla mente. L’ennesima conferma arriva da uno studio scientifico che snocciola il lunghissimo elenco di effetti positivi che contesti green hanno sul benessere psicofisico degli individui. I primi a trarne enormi vantaggi sono i bambini, soprattutto se viene dato loro modo di frequentare assiduamente luoghi bucolici.

 

Le foreste, gli alberi e gli spazi verdi svolgono un ruolo fondamentale nel garantire una vita sana per tutti su scala globale: si va dal benessere fisico e mentale alla riduzione della mortalità generale. È la conclusione di un team internazionale di 44 scienziati dell’Unione Internazionale delle Organizzazioni di Ricerca Forestale (IUFRO), che hanno redatto un rapporto intitolato ‘Foreste e alberi per la salute umana‘. Sono tantissimi i benefici accertati del verde: foreste e spazi verdi hanno effetti positivi, ad esempio, sullo sviluppo neurologico dei bambini, sul diabete, sul cancro, sulla depressione, sui disturbi legati allo stress, sul declino cognitivo e sulla longevità, e sono fondamentali per migliorare le interazioni sociali e il relax. Gli effetti significativi sui piccoli sono particolarmente importanti, con ricadute a lungo termine. Dal rapporto emerge che non meno di una morte su 4 nel mondo (il 24% dei decessi e il 28% di quelli tra i bambini sotto i cinque anni) si deve a fattori ambientali negativi come l’inquinamento atmosferico e gli eventi meteorologici estremi che il verde contrasta. Nelle città, ad esempio, gli spazi verdi e gli alberi hanno un notevole effetto refrigerante, particolarmente importante in quanto si prevedono ondate di calore più frequenti, che aumentano notevolmente il rischio di stress da calore e di colpi di calore. Inoltre, si legge nel report, foreste, alberi e spazi verdi forniscono numerosi beni tra cui medicinali, alimenti nutrienti e altri prodotti forestali per la salute umana. Le piante medicinali forniscono assistenza sanitaria di base al 70% della popolazione mondiale.

 

Crisi globali come il cambiamento climatico, il cambio di destinazione d’uso dei terreni, l’urbanizzazione e la perdita di biodiversità mettono in pericolo l’importante ruolo che le foreste e gli alberi svolgono come “reti di sicurezza” per l’uomo. Le foreste ci fanno bene sempre: ad esempio è sbagliata l’idea che l’aumento delle allergie ai pollini dipenda dagli spazi verdi urbani. In realtà, le malattie allergiche sono più diffuse nei Paesi ad alto reddito, spesso causate da stili di vita non salutari e lontani dalla natura, e sono esacerbate dai cambiamenti climatici, poiché le temperature più calde prolungano la stagione dei pollini.

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