Zona verde Roma, Gualtieri getta acqua sul fuoco della polemica: "Cambieremo delibera"

L'ex sindaca Raggi: "Meno bugie". La nuova Ztl da novembre 2023 metterà al bando le autovetture più inquinanti ben oltre il centro storico: da Vigna Murata fino al Labaro, toccando quartieri come Corviale e Colli Aniene

Zona Verde a Roma, polemiche contro la delibera capitola che da novembre 2023 prevede nuove limitazioni

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Roma, 10 maggio 2023 - "Ho parlato al telefono con il presidente Francesco Rocca e gli ho scritto ieri. Questo perché la delibera di Roma Capitale è in attuazione di una norma regionale. Lui si è detto disponibile a valutare con gli uffici le varianti alla delibera. Ma noi non scarichiamo su altri le responsabilità. Ma non esiste polemica istituzionale e noi cambieremo la delibera", assicura il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri mentre non si placano le contestazioni sul provvedimento.

L'ex sindaca Raggi: "Meno bugie"

Replica al veleno dell'ex sindaca di Roma e consigliera capitolina M5S Virginia Raggi al sindaco Gualtieri che ha attribuito alla sua amministrazione la responsabilità dell'introduzione della Ztl verde contro l'inquinamento atmosferico nella Capitale. "Come sapete - dice Raggi - preferisco non replicare ma non tollero le bugie. Il sindaco Gualtieri sta combinando un pasticcio anche sulla Ztl, costringendo i romani a dover comprare un'automobile nuova o a girare a piedi. Non sapendo come risolvere i problemi che lui stesso crea, vuole scaricare la colpa sugli altri. Si sta arrampicando sugli specchi. Meno bugie e più lavoro".

Nuova fascia verde: la polemica

Tutti contro la nuova Fascia Verde / Ztl che a partire da novembre 2023 metterà al bando le autovetture alimentate a gasolio Euro 4, i veicoli commerciali N1, N2, N3 alimentati a gasolio Euro 4 e i ciclomotori alimentati a gasolio Euro 3. Le restrizioni saranno estese anche ai veicoli alimentati a gasolio Euro 5 e ai veicoli commerciali N1, N2, N3 alimentati a gasolio Euro 5 a partire dal 1 novembre 2024. Una misura che ha gettato scompiglio non solo tra i romani, ma anche per coloro che pur abitando fuori dalla Fascia Verde utilizzano l'automobile per raggiungere il lavoro. Secondo la delibera della Giunta Capitolina dello scorso novembre (n.371/2022) la Fascia Verde non si limita più al centro storico, ma parte da Vigna Murata fino al Labaro, toccando quartieri come Corviale e Colli Aniene. E per questo le limitazioni alla circolazione e anche alla sosta per i veicoli compresi nell'ordinanza comunale 27/2023 sta sollevando un polverone.

Petizioni e social contro

La petizione online lanciata dal consigliere leghista Fabrizio Santori corre verso le 100 mila firme e intanto su Facebook è nato un nuovo gruppo "Fermiamo la Ztl in Fascia Verde - Salviamo l'ora" che conta 13 mila follower. Il gruppo si è fatto promotore di una raccolta firme che sta toccando tutti i municipi anche allo scopo di presentare un ricorso al Tar per chiedere una sospensiva dell'ordinanza, probabilmente per "l'irragionevolezza del provvedimento", dicono gli esperti di diritto amministrativo, perché legato ad un cronoprogramma così serrato che da un giorno all'altro metterebbe al bando circa 30mila auto (ma i numeri sono destinati a lievitare se si considerano anche i pendolari), comprese quelle a doppia alimentazione Gpl-Benzina/Benzina-metano e i veicoli cosiddetti "mixed fuel" gasolio-gpl, o "dual fuel" gasolio- metano. In cambio, come incentivo alla rottamazione dell'auto privata il Comune di Roma offre un contributo di 250 euro per un anno, per l'acquisto dell'abbonamento al trasporto pubblico locale.

Penalizzate le periferie. E i trasporti?

Misura che per molti suona come una presa in giro, in una città in cui i disagi per la viabilità e i trasporti pubblici sono all'ordine del giorno e che ha un'estensione tale da non consentire lo spostamento agevole tra periferia e città e periferia - periferia. La metro C sarà completata nel 2030 dopo più di un decennio di "lavori in corso", la metromare è scomparsa dai suggerimenti di Google, la metro A da più di un anno e fino a gennaio 2024 interrompe il servizio alle 21, mentre la linea C1 senza i soldi di Expo non vedrà luce.

Dubbi anche dai banchi amici

Ma non sono solo le opposizioni a protestare: da giorni anche i gruppi della maggioranza capitolina Sce, Roma Futura, Europa Verde e pezzi del PD hanno mostrato i propri dubbi contro un provvedimento che rischierebbe di penalizzare i cittadini più fragili dal punto di vista economico, impossibilitati a cambiare veicolo in tempi così stretti. Le critiche arrivano anche da chi in questi anni si è detto favorevole alla transizione ecologica e di fronte alle due ordinanze comunali chiede un ripensamento sul cronoprogramma e sull'introduzione di deroghe per i veicoli Gpl, alcuni dei quali sono stati montati grazie agli eco incentivi statali.

Verso la revisione della delibera

Alcuni gruppi capitolini hanno chiesto un consiglio straordinario sul tema visto che l'Assemblea non è stata coinvolta nella discussione di questi provvedimenti. Di fronte a questa sollevazione popolare, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, non si è mostrato insensibile e ha inaugurato un tavolo tecnico che coinvolge anche i 15 presidenti di municipio. "Stiamo lavorando h24, e ho scritto anche al presidente della Regione Lazio Rocca, per rivedere la delibera ed evitare che ci sia un colpo sulle persone. Non voglio anticipare i risultati di questa revisione, che sarà significativa, ma voglio dire alle persone di stare tranquille, farci lavorare e darci tempo di proporre questi cambiamenti che saranno significativi", ha detto il sindaco intervistato sulla questione a Omnibus . "E' stato detto per esempio - ha aggiunto - che il gpl non potrà circolare, e non è vero: potrà circolare. Ho chiesto inoltre a tutti gli uffici tecnici che fanno le misurazioni di rivedere il modello e di fare qualcosa che non scarichi un costo non sostenibile sulle famiglie, e assicuro che lo faremo", chiosa il sindaco.

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