Roma, writer Geco a giudizio: "Imbrattate strutture di interesse storico artistico"

Oggi la prima udienza. ll Campidoglio si è costituito parte civile: 36 i graffiti contestati

Un murale di Geco sul palazzo del mercato di via Magnagrecia a Roma

Un murale di Geco sul palazzo del mercato di via Magnagrecia a Roma

Roma, 24 maggio 2022 - Una citazione diretta a giudizio per il writer romano Geco, noto per murale e tag sparsi per Roma. I pm della Capitale contestano all'artista il danneggiamento per oltre trentasei graffiti "perchè imbrattava e danneggiava strutture e infrastrutture pubbliche di interesse storico artistico del Comune di Roma".

Un murale di Geco sul palazzo del mercato di via Magnagrecia a Roma
Un murale di Geco sul palazzo del mercato di via Magnagrecia a Roma

Tra quelle citate nel capo di imputazioni l'Archivio centrale di Stato, la banchina del Tevere di Porta Portese, l'Arco dei Quattro Venti a Villa Pamphili e Parco degli Acquedotti. A Lorenzo Perris, in arte 'Geco', la pm Gianfederica Dito contesta anche l'accusa di ricettazione per due estintori poi risultati rubati.

Geco era stato denunciato a piede libero nel novembre 2020 dagli agenti del Nad, il Nucleo Ambiente e Decoro della polizia locale di Roma Capitale. Oggi 24 maggio in tribunale si è svolta la prima udienza nella quale il Campidoglio, rappresentato dall'avvocato Enrico Maggiore, ha chiesto di costituirsi parte civile.