Whirlpool, licenziamenti congelati fino a metà ottobre: spunta una proposta per il futuro

I licenziamenti sono stati sospesi in attesa di valutare la proposta di reindustrializzazione del sito di via Argine, dove Invitalia vorrebbe creare un Consorzio sulla mobilità Sostenibile

Lavoratori della Whirlpool di Napoli

Lavoratori della Whirlpool di Napoli

Roma, 23 settembre 2021 – Sospesa fino a metà ottobre la procedura di licenziamento. È l’impegno assunto dai vertici Whirlpool durante l’incontro avvenuto oggi al Mise, dove è stata discussa la proposta di Invitalia di un piano di reindustrializzazione per il rilancio del sito di Napoli. "Lo sforzo del governo è trovare una prospettiva seria di riconversione industriale”, ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti che, subito dopo l'assemblea di Confindustria, ha partecipato al tavolo Whirlpool al Mise.

Invitalia ha proposta la costituzione di un Consorzio sulla mobilità sostenibile. “Vale la pena approfondire questo progetto, ringrazio l'azienda e i sindacati per la disponibilità ad esaminare il percorso presentato oggi”, ha commentato il ministro. Giorgetti ha infatti chiesto all'azienda, nel corso della riunione, di favorire la possibilità di approfondire il dossier che ha sottolineato essere “complesso e ambizioso”. E ha proseguito: “I consorzianti sono persone serie e da parte di tutti è doveroso verificare che il progetto possa camminare sulle proprie gambe". È stata concordata la definizione di un calendario di confronti tecnici per i prossimi giorni.

Soddisfatta anche la viceministra Alessandra Todde, che ha seguito la vertenza fin dal suo arrivo al Governo. "Il risultato ottenuto oggi al tavolo Whirlpool – ha detto Todde – è merito di un lungo lavoro di mediazione tra le parti portato avanti dal Mise e dal Lavoro e di un progetto di reindustrialiazzione portato avanti da Invitalia che, seppur da approfondire e da concretizzare, mostra già delle buone fondamenta. Ho lavorato molto su questa vertenza e per porre le condizioni al risultato di oggi". Il tavolo è stato riaggiornato alla prossima settimana. “Ho riconvocato il tavolo per il 28 settembre al Mise in modo da continuare il confronto tra le parti per garantire il rilancio dello stabilimento campano”, conclude la viceministra allo Sviluppo economico, Alessandra Todde.

Le prime reazioni dei sindacati

“Oggi è iniziata una nuova pagina. Per portare ministro e viceministro al tavolo ci sono voluti 28 mesi. Oggi non è finita: il progetto ha delle potenzialità, finalmente questo Paese guarda al Sud e alla Campania”, è il commento di Massimiliano Nobis, segretario nazionale Fim. "Andremo avanti finché non saremo convinti". Ad affermarlo è Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom-Cgil e responsabile del settore elettrodomestico, al termine del tavolo al Mise su Whirlpool al termine del tavolo al Mise. "Useremo i quindici giorni, ma se non basteranno per fare un'analisi seria ne chiederemo degli altri", sottolinea la sindacalista.

Cosa è successo nel corso della giornata

É tornata al Mise la vertezza Whirlpool, i vertici dell’azienda sono tornati al tavolo delle trattative per definire il futuro dei lavoratori. Alle 13 è iniziato l’incontro presieduto dal ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e dalla viceministra Alessandra Todde. Intanto, sotto alla sede del Ministero è in corso un presidio degli operai.

Oltre 150 lavoratori sono arrivati da Napoli e hanno sfilato in corteo dalla stazione Termini al grido "Vogliamo risposte": ora sono in presidio sotto al ministero, mentre una delegazione di 15 persone, composta dai segretari nazionali Fim, Fiom, Uilm e da Rsu, sta partecipando al tavolo. Presenti in forma mista, tra presenza e remoto, l'azienda, Invitalia, i sindacati, la Regione Campania e il ministero del Lavoro. 

“É un incontro importante, per certi versi decisivo" afferma Rosario Rappa, segretario generale della Fiom Napoli, “speriamo che si avvii un confronto che abbia tempi lunghi per affrontare le due questioni sul tavolo", ossia il blocco della procedura di licenziamento e il tema del Consorzio sulla mobilità sostenibile. “Occorre bloccare la procedura di licenziamento: con 4 milioni di lavatrici da produrre per i mercati Emea, l'azienda si appresta a decidere dove allocare queste produzioni. Basterebbe spostare 8-900 mila pezzi su Napoli per riprendere e rimettere in funzione lo stabilimento di via Argine”, ha proseguito Rappa. Oggi, rileva, "ci verrà presentato questo Consorzio sulla mobilità sostenibile. Per noi, lo ribadiamo, il confronto sarà senza pregiudiziali. Il punto è che devono essere imprenditori conosciuti, in grado di garantire i livelli occupazionali e di mantenere le condizioni economiche e normative dei lavoratori. Devono essere soggetti uguali o migliori a Whirlpool dal punto di vista dell'affidabilità industriale", aggiunge il sindacalista. Whirlpool, 200 operai in fabbrica per il Patrono. "Ci è rimasto solo San Gennaro" - Whirlpool Napoli, l'appello a Mattarella: "Lo stato non ci abbandoni"

Il ricorso contro l’azienda

Whirlpool ha avuto “conoscenza stamane del ricorso per comportamento antisindacale. Senza poter entrare nel merito, siamo disponibili a fissare da subito un fitto calendario di incontri nei prossimi giorni, come richiesto dalle parti sociali, per verificare come supportare la transizione dei lavoratori". È quanto si apprende da Whirlpool in risposta alla presentazione del piano di reindustrializzazione sul sito.